sabato 14 gennaio 2012

In cerchio

La cintura di Orione indica ancora
la perduta città, la donna amata
per la quale da lontano si strugge
lo stuolo dei poeti - lo stuolo... uno,
che insegue i suoi ricordi in cerchio, segue
e contemporaneamente è inseguito.

Non si può dire allora se dolore
o gioia sia il suo sentire, se il tempo
scorra o l'attimo si sia congelato
in quel per sempre nebbioso che dona
fiori di plastica alla nostalgia.

 

M.C. ESCHER, “ENCOUNTER”

 

2012

venerdì 13 gennaio 2012

La solita illusione del mattino

Sotto le strie rosate dell'alba
il mare azzurro taglia l'orizzonte
dove i pini ricamano l'oriente.

La solita illusione del mattino
- le torri di fumo, le larghe isole -
che appare in cielo sopra la pianura.

E, come i sogni dolci della notte,
svanisce lentamente nella luce.

 

NADIA ISAKOVA, “MIRAGE”

 

2012

giovedì 12 gennaio 2012

Notte di vento

"La g'ha soe sett donn e ogni dona l'è una strìa"
DAVIDE VAN DE SFROOS, Fendin *

Notte di vento che chiama le streghe,
sul lago le loro voci si fondono,
sotto la luna si uniscono in coro
al cigolio dei remi sugli scalmi,
al bianco sciabordare delle onde.

Dove l'ombra nel buio si riflette
non riesci a scorgere se è una polena
o il viso di una donna che sogghigna.
E te ne vai portandoti nel cuore
la lama fredda della tramontana.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012


 

mercoledì 11 gennaio 2012

Favonio di gennaio

Il favonio ha sposato le montagne
- odalische d'amore ora scintillano
con i mantelli bianchi sotto il cielo
di gennaio aperto come una rosa.

Il vento caldo scende verso il lago
in picchiata con il volo dei corvi,
gonfia le vele e i panni stesi al sole,
gioca con i vestiti delle donne,
dolce preludio della primavera.

 

FOTOGRAFIA © JOHANN JARITZ

 

2012

martedì 10 gennaio 2012

Dopo un giorno normale

Forse è solamente l'angolazione
del sorriso, la grazia irraggiungibile
che brilla in esso come un sottinteso.

Forse è la dolce stanchezza improvvisa
dopo un giorno normale di rincorse
e di affanni che scuotono orecchini.

Ma quello che tu sei in questo momento,
mentre distrattamente inanelli
le ciocche bionde, ha il nome dell'amore.

 

YASUO KUNIYOSHI, “I’M TIRED”

 

2012

lunedì 9 gennaio 2012

Orme

L'eco dei passi sulla strada viene
dalla memoria o dal giorno che s'apre
nel ventaglio leggero della pioggia?

Accade o è accaduto o forse accadrà
se questo è sogno oppure desiderio
impigliato nei rami del mattino?

Tu avanzi imperterrita e impettita
lasciando orme in questo mio universo.


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FOTOGRAFIA © DREAMSTIME.COM


2011

domenica 8 gennaio 2012

Ieri, domani

I giorni con le notti si confondono
lungo le strade argentee dell’inverno
e dove s’apre uno squarcio è già ieri,
è una rete che lascia uscire sguardi.

Quando compari tu, avvicinandoti
– eri lontano punto indefinito,
la nave che scambi per un difetto
del vetro – tutto ridiventa chiaro.

Alla memoria contendi i suoi voli,
doni parole a tutti i sogni muti
e mescoli reale e immaginario
con un gesto sottile delle mani.

Ieri, domani, tutto in te condensi.

 

PIERRE-CÉCILE PUVYS DE CHAVANNE, “L’ESPÉRANCE”

 

2006