sabato 17 dicembre 2011

Notte di poesia

La notte che già sconta il calendario
ai venditori di rose per via
sa di stanchezza e voglia di lenzuola
ma offre soltanto quella luna piena.

Altrove canteranno i nuovi aedi,
poeti del lunedì spolvereranno
i loro versi in alteri cenacoli,
reciteranno a voce impostata.

Io qui, gli occhi levati al cielo nero,
mi meraviglio delle strie grigiastre
disposte come veli sopra i tetti.

 

SAM SKELTON, “CATCH A FALLING STAR”

 

2011

venerdì 16 dicembre 2011

Mattinata senza fretta

Deserto di nuvole grigie e azzurre
dove s'impegola il volo del tempo
in questa mattinata senza fretta.

Ho colto gli ultimi cachi dall'albero
e ora spiccano lucidi nel concavo
cristallo della fruttiera - gioielli
incastonati nella mia cucina.

Scrivono l'elogio della lentezza.


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FOTOGRAFIA © M.B. GRIGBY


2011

giovedì 15 dicembre 2011

Il fuoco grande

Aggiungi nuova legna alla fucina,
Eros, alimenta il fuoco grande
e fai volare alte quelle fiamme.

È inutile che ti libri nell'aria
cercando nuove prede al tuo arco:
lascia che funzionino gli incantesimi.

L'amore è un gioco in cui si dà e riceve:
e per questo ricomincia ogni giorno.

 

IMMAGINE © OBERON STUDIOS

 

2011

mercoledì 14 dicembre 2011

L’immagine sospesa

Resta l'immagine sospesa, farfalla
in volo sui pennacchi di lavanda,
resta l'idea, il pensiero mai sopito,
sogno complesso che si affida al mistero
più che agli strumenti della ragione.

Ma adesso è inverno e il freddo cuoce i giorni,
nelle crisalidi nuove farfalle
attendono e gli haiku sanno d'oblio.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2011

martedì 13 dicembre 2011

Vertigine

La vertigine grigia non è la cuspide
del nuovo grattacielo a Garibaldi
che svetta nel cielo di smog e polveri.

Non è la luce diagonale che
cade e sorprende i riflessi nell'acqua
bianca e azzurra del Parco Sempione.

La vertigine è questa mattinata
che ci ha mostrato nudi l'uno all'altra.


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DIPINTO DI FELICE CASORATI


2011

lunedì 12 dicembre 2011

Il tuo nome leggero tra le calli

Il tuo nome leggero tra le calli
- la voce del tempo è un amaro miele,
distilla l'acqua ferma del ricordo,
blocca le onde nel verde del canale,
incastona parole come fossili.

La nostra innocenza ha viaggiato tanto
da allora, si è sporcata negli stagni
della vita,  si è specchiata nei botri,
ha sceso scale, altre le ha salite.

E adesso, qui, risorge dove nacque:
l'eco di un nome cancella gli errori
con l'esattezza cieca dell'oblio.


FOTOGRAFIA DA PINTEREST

2011

domenica 11 dicembre 2011

Il paradiso del ricordo

“Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati”.
JEAN PAUL

Addento il tempo come un’aspra mela
– perduto è il paradiso del ricordo.

Eva sei sempre tu e mi riconduci
ai miei ieri per strade sconosciute.

E nelle mani stringo fiori rossi
divenuti una polvere purpurea.

Il tempo si annida tra quelle scaglie.


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FOTOGRAFIA © TEDDY97


2007