martedì 14 giugno 2011

Come un tralcio

Si avvita come un tralcio la parola,
invade i muri delle nostre vite,
porta l’indagine oltre il cielo azzurro
e le fiammate verdi dei giardini.

E risale dentro me la poesia,
cresce e mi fa alzare in punta di piedi
per leggere il non detto, per raccogliere
il frutto che pende dal pergolato.

 

 

Fotografia © Isaisons

 

2011

lunedì 13 giugno 2011

Samba della sera

Ho lasciato gli altri di là, in salotto,
e sono uscito a leggere le luci
del tramonto sul solito spartito
di colline e montagne digradanti.

Li sentivo scherzare e il tintinnare
delle posate era un allegro ritmo
di samba. In quel momento recitava
la felicità la sua breve poesia.

 

Fotografia © Riverwrites

 

2011

domenica 12 giugno 2011

Il silenzio cadeva come un gelo

Era nelle parole che non dissi
il limite, la linea del destino
tracciata come quell'immaginario
filo tra i pali per la balneazione.
il silenzio cadeva come un gelo,
seccava le piantine di un amore
che germogliavano appena, faceva
nere le loro punte, le uccideva.
E lei sospesa dentro quella vita
divenne come una nave in bottiglia.
Forse sarebbe bastato che parlassi,
ma il silenzio tesseva ragnatele.

 

Fotografia © Tom Weber

 

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sabato 11 giugno 2011

Sabato pigro

Sulla pigrizia del sabato piovono
riflessi, le nuvole si frantumano
in uno specchio di sole caduto
nel vetro fragile di una pozzanghera.

E tu rubi alle rose la bellezza
con la scusa di sentirne il profumo,
lo porti sulla pelle tra la gente,
mi inebri con la tua vitalità.

 

Fotografia © Paul Gassenheimer

 

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venerdì 10 giugno 2011

Luce

Da come la luce scende a schiarire
questa giornata di vento sospesa
tra pioggia e sole divino il futuro
come fa il sacerdote degli oroscopi.

La ragnatela resiste al libeccio
e volgerà al bello il giorno di giugno.
Sapessi interpretare con uguale
precisione il cuore di una donna...

 

Victor Hugo, “Vianden à travers une toile d’araignée”

 

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giovedì 9 giugno 2011

Dentro lo specchio

Nella luce disfatta delle dieci
di sera è un bianco lenzuolo l'amore,
la corda annodata con cui sfuggiamo
alla malinconia delle parole.

E nella convessità del bicchiere
l'oblio si incarna in riflessi ingannevoli,
ieri e domani ancora si fondono
e noi siamo altri due dentro lo specchio.

 

René Magritte, “Les amoureux”

 

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mercoledì 8 giugno 2011

Guardo piovere

Guardo piovere dal grande balcone.
Mi gusto la dolcezza malinconica
di questo cielo grigio che riversa
catenelle sul verde dell'estate.

Rintanato nel mio comodo nido
come la gazza, come la lucertola,
lascio che l'umido abbraccio mi avvolga:
ogni mio senso diventa partecipe.

 

Foografia © Sandier Pastures

 

2011