martedì 17 maggio 2011

Piazza San Fedele

Alessandro Manzoni osserva il calmo
mattino di maggio - anche oggi riceve
in piedi con la marsina di bronzo.

Si sta bene sotto le fronde nuove,
cullati dalla brezza nel biancore
della piazza - si sta come gli dei
sulle panchine di lucido marmo.

Mi avvolgo in un mantello di languore,
il tempo sembra fermo a San Fedele.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

lunedì 16 maggio 2011

Inespresso

Tra pensiero e parola nello spazio
incerto come il cielo di un mattino
di aprile, resta il non detto, rimane
quell'inespresso che avrebbe potuto
cambiare le cose, il battito d'ali
di una farfalla, un petalo di rosa
che cade al suolo senza far rumore.
In sciopero i costruttori di ponti.


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Robert Denevan, “Broken bridge”


2011

domenica 15 maggio 2011

Il volo di un seme di tarassaco

Seguo il volo di un seme di tarassaco
sfuggito grazie ad un colpo di vento
dalla bolla lanosa del suo carcere.

Sale un poco sull'ala della brezza
poi scende sorvolando dei papaveri,
supera fossi, plana nell'azzurro.

Ma limitata è la vista e lo perdo,
limitati siamo noi - ancorati
alla terra, non sappiamo volare.

Siamo aironi dalle ali tarpate.


Immagine © Tumblr

2011

sabato 14 maggio 2011

Distanze

Oltre la porta il cielo stinge, vira
la sera verso l'ultimo crepuscolo.
Poche parole per dire che va,
per dire ti amo al piccolo microfono
del cellulare e dove sei adesso
chissà se vedi anche tu il tramonto.

Quando chiudo, misuro le distanze
e mi lascio straziare da quel rosa
impigliato sull'ultima montagna.

 



André Duret, “Village Tarn et Garonne”

 

2011

venerdì 13 maggio 2011

Passi

Ho seguito i tuoi passi lungo il tempo
- erano i miei che seguivo in realtà,
che come un'ombra ti stavano dietro.

È una metafora che amo molto,
la trovi spesso nelle mie poesie
- investigando te investigo me.

E tu lontana vai sotto la pioggia,
io seduto guardo piovere forte
ma sono lì dietro l'ombrello rosso...

 

Jack Vettriano, “Mad Dogs”

 

2007

giovedì 12 maggio 2011

Mezzogiorno veneziano

In quel giorno d’estate senza tempo
che divenne infinito nella luce
cruda di un mezzogiorno veneziano
fissai la mia vita in fotografia. 
Sono il ragazzo perso nei riflessi
della laguna, in stucchi di palazzi
infranti a specchio nell’acqua di giada.

La mia malinconia non la nascondono
gli occhiali a specchio ma come una maschera
mi corazza contro i giorni a venire.

 

Kerfily, “Santa Maria della Salute”

 

2007

mercoledì 11 maggio 2011

Attesa II

Bevo la mia stanchezza all'ombra e cerco
la bellezza tutt'intorno: la trovo
negli ottoni che riflettono il cielo,
nella divisa antica delle bande,
nelle bandiere allegramente accese
da un vento profumato di poesia

Attendo come un oggetto lasciato
per un momento sopra una panchina
e il mondo con dolcezza mi circonda.


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Alan Flattman, “Marching Brass Band”


2011