mercoledì 21 luglio 2010

Il bambino

Il bambino che con lo sguardo intenso
osserva un fiore rosso di geranio
ero io. Sono ancora quel bambino,
cresciuto, un po' ingrassato, diradati
i capelli? Porto ancora in me i suoi sogni
o li ho disseminati sul tragitto
nel folle volo che è la vita, come
ho disperso la sua ingenuità?
 



2010

martedì 20 luglio 2010

Terremoto d’argento

Non è che luna questo terremoto
d'argento dopo l'eruzione rossa
del tramonto - dipinge con le dita
affusolate paesaggi da sogno
sull'inchiostro di china della terra.

Lassù nel cielo regna dal suo trono
orlato di nuvole amministrando
gli amori, la regina della notte.

 

Fotografia © Hogne

 

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lunedì 19 luglio 2010

Luna piena in autostrada

Luna piena stasera in autostrada,
moneta d'oro sul bancone grigio
delle risaie tra Vercelli e Novara,
sui pali dell'Alta Velocità,
sulle illusioni riflesse nei vetri,
sulle luci dei centri commerciali,
sulle stelle aggrappate all'orizzonte.
«È bella» - dici - «Quanto è bella» e ignori
che poco fa io l'ho paragonata
nei miei pensieri alla tua bellezza...

Fotografia © Ronaldunet

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domenica 18 luglio 2010

Mitridatismo

Io sono un Mitridate di rimpianti,
vaccinato per le disillusioni:
sorbisco la mia dose quotidiana
per assuefarmi alla nostalgia,
per non soccombere a malinconie.
Giorno per giorno, notte dopo notte
così vivo, lontano dai nemici
dal nome fascinoso: sogno, amore...
segnando tacche sul tempo fugace
di questa doratissima prigione.


Sergey Schekhovtsov, “Gabbia dorata”

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sabato 17 luglio 2010

Sabato mattina, luglio

L'odore dei ligustri è il filo d'oro
che lega questa mattina di luglio
come un pacchetto in dono dall'estate.

E la tranquillità afosa di luglio
posa un velo umido sulle ortensie,
appassisce le loro cuffie rosa.

Mi abbandono al silenzio, chiudo gli occhi:
i merli si chiamano dalle fronde,
nel naso ho quell'aroma dolce e amaro.

 

fotografia © M. Wiora

 

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venerdì 16 luglio 2010

Il ricordo della felicità

Il ricordo della felicità
è felicità? Risplende ancora
o inaridisce come un breve fiume
nelle secche pietrose dell'estate?

E la memoria è uno scrigno dorato
che serba in velluto tutti i tesori
oppure un farraginoso deposito
dove giacciono confusi rottami?

 

Fotografia © Il ricordo perduto

 

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giovedì 15 luglio 2010

All’amore decantato

Se chiudo gli occhi non ha mai viaggiato
il tempo: vedo la mia maglia a righe,
la tua borsa di paglia, gli ombrelloni.

La brezza che soffia sulla mia pelle
è quella che spinge a riva le onde
e gonfia cirri bianchi sulla costa.

Se chiudo gli occhi, tu sei lì distesa
sul telo mare dai grandi fiori.
Ma le risa di due gazze su un tetto
mi riportano qui e il tempo è volato.

Quell'amore decanta nel bicchiere
dei giorni con il suo gusto d'amaro.

 

Walter Lazzaro, “Meriggio”

 

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