giovedì 14 maggio 2009

Tempo che passi

Tempo che passi... tempo sulle reti
dove il convolvolo allarga campane
bianche su vecchie maglie arrugginite.
Tempo sui muri dove i manifesti
diventano brandelli senza senso
e le scritte si scrostano nell'umido.
Tempo sul fiume dove le covate
degli anatroccoli sfoggiano in breve
il piumaggio maestoso del cigno.
Tempo che passi, ora sembri fermo,
eppure l'istante - ahimè! - è fuggito...

 

Salvador Dalì, “Esplosione”

 

2009

mercoledì 13 maggio 2009

Nella ragnatela del giorno

Cemento e strida di gabbiani in volo
nel sogno pomeridiano rimasto
intrappolato nella ragnatela
di un giorno languidamente assopito.

Sembrava Rio, sembrava Los Angeles
ed era il nostro caro luogo invece
con le panchine di Piazza del Sole.

Sembrava Venice o Copacabana
ed era il nostro caro luogo invece
con i neon e il piano-bar che suonava.

Sembrava amore, sembrava l'amore
con le tue labbra dolci sulle mie
ma era solo un'illusione che inquieta
languiva come il sole del tramonto.

 

Fotografia: Jupiter

 

2001

martedì 12 maggio 2009

Io

Una furtiva ombra sul selciato,
un dettaglio sorpreso dalla luce
chiara del primo mattino. Un refolo
di libeccio che porta la salsedine.
Un ricciolo di verde capelvenere
accarezzato dal vento di aprile.
Un gusto di memoria rovesciato
dalle fiammate del tramonto... io.

 

Fotografia: Jupiter

 

2009

lunedì 11 maggio 2009

I sogni

I sogni - ponti sospesi nel tempo -
ondeggiano alla brezza del ricordo,
vibrano di speranze e desideri.

Sono leggeri vagabondi che
camminano tra campi di papaveri,
messi dorate e grandi girasoli.

Sono viaggi compiuti nella notte
e portano lontano dentro noi
alla ricerca della nostra essenza.

Sono enormi lenti che deformano
il reale, lo esaltano o lo restringono
come gli specchi in certi luna park.

 

Lee Crew, “The Dream”

 

2005

domenica 10 maggio 2009

Piccola stella

Dalla piccola stella, da quel graffio
inciso nel cielo la tua memoria
sorge - la luce in un sipario scuro
forato con acuto punteruolo.

E trascorrono i secoli nel buio
- acqua che si riversa alle fontane.
Ora con uno stiletto scolpisco
parole su una tavola di cera.

La linea della vita non mi dice
se un giorno di nuovo ti incontrerò.
Ma lascia sul palmo di questa mano
la forma calda della tua carezza.

 

2009

sabato 9 maggio 2009

La mer

Ho rivestito il mare della forma
di conchiglia del tuo corpo di donna.
Hanno ragione i francesi: lo chiamano
“la mer” con articolo femminile.

Così lo abbraccio tutto con lo sguardo
dalla riva solitaria dei giorni
e ne posseggo l’anima di sale
convinto di potere avere te.

 

Fotografia: Jupiter

2005

venerdì 8 maggio 2009

Strappa le mie lettere

Strappa le mie lettere ormai obsolete,
falle a pezzi minuscoli e leggeri
e affidali alla brezza del mattino.

Conserva il mio ricordo come allora,
il ragazzo che timido ti amava
e non sapeva di cosa parlare.

E lascia che il tempo scorra tranquillo
come un placido fiume di pianura.

 

William R. Davis, “Torn envelope”

 

2002