Sospesa la ragnatela dell'ombra
ed i penduli fili del passato
- tu chiamali ricordi o la distanza
che la memoria punteggia nel tempo.
Io quei giorni uno ad uno li conosco:
potrei narrarli per filo e per segno,
tracciarne la mappa solo sapessi
che così mi conducessero a te.
Ma tu non sei più tu né io del resto
e ombre noi stessi dentro quell'ombra
fluttuiamo come foglie in uno stagno.
Fotografia: Mark Johnson
domenica 14 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
Cuore di poeta
Ciò che so di te è solo infinitesima
parte - la piccola stella splendente
nell'universo del cielo notturno.
Ma così tanto brilla, così è vivida
da illuminare tutto quanto il mondo
racchiuso nel mio cuore di poeta.
Paula Reed, "Piece of my heart"
parte - la piccola stella splendente
nell'universo del cielo notturno.
Ma così tanto brilla, così è vivida
da illuminare tutto quanto il mondo
racchiuso nel mio cuore di poeta.
Paula Reed, "Piece of my heart"
Argomento:
poesia
venerdì 12 dicembre 2008
Sognando
La scena che riprende in controluce
si riavvolge nel sogno e riproduce
il mondo in dettagliate silhouettes.
Gli attori siamo noi, siamo caduti
nel gorgo solito della memoria,
annaspiamo per uscire al risveglio.
Sognando, scivoliamo nella vita.
si riavvolge nel sogno e riproduce
il mondo in dettagliate silhouettes.
Gli attori siamo noi, siamo caduti
nel gorgo solito della memoria,
annaspiamo per uscire al risveglio.
Sognando, scivoliamo nella vita.
Georgia O'Keeffe, "Series I, N. 4"
2005
Argomento:
sogno
giovedì 11 dicembre 2008
La Grigna splende
La luce che discende dalle valli
tinge di neve i viali di dicembre.
La Grigna splende, coperta di bianco,
apparsa dietro l'ultimo semaforo.
La sentinella delle nostre vite
monta la guardia immobile laggiù.
Ma dietro le mie spalle sogno il mare,
il frangersi delle onde sugli scogli.
tinge di neve i viali di dicembre.
La Grigna splende, coperta di bianco,
apparsa dietro l'ultimo semaforo.
La sentinella delle nostre vite
monta la guardia immobile laggiù.
Ma dietro le mie spalle sogno il mare,
il frangersi delle onde sugli scogli.
Fotografia © Daniele Riva
2005
Argomento:
dicembre
mercoledì 10 dicembre 2008
Il nostro vivere
Alla tua porta sostiamo ammassati
davanti a quelle tue diversità,
ai colori che cambiano improvvisi
come le calze in nylon di una donna,
agli abiti velati che già scivolano
con un fruscio d’ali. Siamo stupiti
davanti a tutte le tue meraviglie,
a quei misteri insondabili come
i cuori degli amanti e il loro nulla
che diventa infinito con un bacio.
Ci soffermiamo ammaliati davanti
alla bellezza, a visioni fantastiche
come sogni notturni, a quell’essenza
che svapora nel sole del mattino.
E tutto questo dunque è il nostro vivere.
davanti a quelle tue diversità,
ai colori che cambiano improvvisi
come le calze in nylon di una donna,
agli abiti velati che già scivolano
con un fruscio d’ali. Siamo stupiti
davanti a tutte le tue meraviglie,
a quei misteri insondabili come
i cuori degli amanti e il loro nulla
che diventa infinito con un bacio.
Ci soffermiamo ammaliati davanti
alla bellezza, a visioni fantastiche
come sogni notturni, a quell’essenza
che svapora nel sole del mattino.
E tutto questo dunque è il nostro vivere.
Jack Vettriano, "Bagnanti narcisisti"
1994
Argomento:
vita
martedì 9 dicembre 2008
Al sesto piano della Rinascente
Al sesto piano della Rinascente
alberi di Natale illuminati,
carillon che suonano Jingle Bells,
candele profumate, incensi d’oro,
tovaglie e tovaglioli rosso fuoco.
alberi di Natale illuminati,
carillon che suonano Jingle Bells,
candele profumate, incensi d’oro,
tovaglie e tovaglioli rosso fuoco.
E poi, mentre cammini districandoti
nel grande labirinto del consumo,
appare la più grande meraviglia,
quella che non si vende e non si compra:
da una finestra anonima risplende
la bianca immensa facciata del Duomo.
nel grande labirinto del consumo,
appare la più grande meraviglia,
quella che non si vende e non si compra:
da una finestra anonima risplende
la bianca immensa facciata del Duomo.
2002
lunedì 8 dicembre 2008
Mattina di dicembre
“Quello che si dice l’amore, quel ruvidoDavanti ho il mio caffè nella tazzina
scoprirsi e cercarsi, quell’aspro sapore
uno dell‘altro, tu sai, l‘amore.”
ITALO CALVINO
comprata al mercatino del boulevard.
E tu mattina di dicembre armeggi
con arance e spremiagrumi sperando
nevichi come nei film di Natale.
Il tuo sorriso è di bambina nata
per il gioco del sole e della luna,
bevi la tua spremuta senza zucchero
e lasci a me il ricordo e il desiderio.
Come dirti che fuori quest’inverno
sembra già primavera e il merlo grasso
posa sui rami blu dell’eucalipto?
Ti stupirai tornando questa sera:
avrò addobbato l’albero per te.
Fotografia da Twitter
2004
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