sabato 28 settembre 2019

La muta

“La poesia è la pelle del poeta”.
   ALDA MERINI

Sono un serpente che perde la pelle
e muta ogni volta che scrivo, sono
l’insetto che abbandona l’esoscheletro
e ricomincia il viaggio - sono il poeta.


OPERA D’ARTE ABORIGENA


2019


venerdì 27 settembre 2019

Come la farfalla

La notte capita che io mi svegli
tenendo un sogno o un pensiero di te
che impalpabile sfugge tra le dita
- mi lascia un’aura della tua essenza
come la farfalla tenuta in mano
un istante vi lascia la sua polvere.


FOTOGRAFIA BEST WALLPAPER


2019


giovedì 26 settembre 2019

Due fenici d’amore

Che sia caso, coincidenza o destino
rinascono due fenici d’amore
in noi – e riscriviamo altre storie,
altri baci e altri tramonti, ricordi
si riversano come acqua in brocche
colme di vino, aggiungono la sabbia
a una clessidra che non è la loro.


DIPINTO DI RICHARD BLUNT


2019

mercoledì 25 settembre 2019

L’anima dell’asfalto

Ha spiovuto da poco e il cielo versa
il suo turchino sulla grigia strada
provinciale ora povera di traffico
- vi si specchiano bioccoli di nuvole
come fiori di cotone e i cipressi
neri e longilinei del camposanto:
qualche volta anche l’asfalto ha un’anima.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2019

martedì 24 settembre 2019

Lampi lontani II

Si accendono venature dorate
nelle nuvole verso settentrione,
il temporale è in avvicinamento
dalle montagne, dai laghi del nord.

Mi affascinano quei lampi lontani,
mi fanno pensare all’amore che
si rivela a distanza, alle espressioni
di un cuore rigonfio di nostalgia.


FOTOGRAFIA © TOPPNG

2019

lunedì 23 settembre 2019

Sera di settembre IX

Sorpreso dal tramonto questa sera
sul far delle otto, come chi dimentichi
la cognizione del tempo, ho scoperto
la luce tingersi già del crepuscolo,
infiocchettare nuvole di pioggia
quali regali per il compleanno.
Sono rimasto pensoso, le dita
a sorreggere tra il mento e il naso
la meraviglia di un’illusione.


FOTOGRAFIA © LILJOM


2019


domenica 22 settembre 2019

La domenica mattina

La domenica mattina saluta la piazza,
le vie che si diramano in germogli
d’asfalto e pergolati di settembre.

Le nostre parole sono farfalle
che si disperdono lungo i giardini,
seguendo la dolcezza dell’osmanto.

Leopardi ancora non si sta angosciando
per la “tristezza e noia” della sera.


CAS OORTHUYS, “MADRID, PRIMAVERA 1955”

2019