Sfrega le tue elitre, cicala, che
l’estate è giunta al suo culmine e il sole
inaridisce le stoppie nei campi
- eleva al cielo il tuo carpe diem stridulo,
canta l’effimero istante in cui siamo
tutti quanti perennemente immersi.
E passeremo l’inverno aspettando
la resurrezione di primavera.
FOTOGRAFIA © TARINGA
2018