carrozze illuminate verso il nulla
- trasportano i miei sogni indefiniti,
talvolta desideri senza nome.
Si alza la sbarra e riprendo la strada
oltre un altro passaggio a livello
- si perdono i fischi nella notte,
lontani come voci di Sirene.
I sogni hanno galoppato inseguendosi
per indeterminati territori
mentre la neve attutiva la notte
coprendo di bianco il frumento nuovo.
Svelti destrieri, hanno combattuto
le battaglie portando i cavalieri
nelle steppe dell’inconscio - nessuna
traccia hanno lasciato sul bianco suolo.
2016
L’oriente stamattina più non brucia
- è d’acqua e grigio e io disorientato
dal nuovo anno, dallo scombussolarsi
stanco dei giorni della settimana.
Smuovo i pensieri come quando tuffo
una mano nell’acqua e dentro il fiume
il cielo si scompone e ricompone:
in quel cerchio appare infine il tuo viso.
2016
1° gennaio 2016, ore 1.30
La luna reclinata come ubriaca,
bicchiere da cognac riempito all’orlo,
dopo un altro brindisi e le lenticchie
adesso dorme sopra una panchina
vegliata da una stellina pietosa.
La notte è finalmente quieta - anche
le lanterne cinesi sono volate lontano.
2016
La luna è bassa sulla brina - cielo
violetto di smog sopra la città.
Solleva il primo foglio al calendario,
ricomincia la danza degli specchi.
Anno che vieni accatastando legna
per le stufe, bruciando scappamenti
nelle strade grigie, portaci almeno
una parvenza di felicità.
2016
E quando sei lontana e più ti sento
nel cuore e guardo dal fioraio all’angolo
le rose che vorrei donarti vive
e fiammeggianti del colore che ami,
allora mi manchi come una parte
di me ed è la tua assenza dolce e triste
insieme e la malinconia di averti
al mio fianco è una sete inestinguibile.
2015