sabato 6 giugno 2015

Il poeta è un costruttore

Il poeta è un costruttore di mondi
fittizi, un architetto di illusioni,
un geometra di filosofie.

Parola dopo parola cementa
il suo universo personale, innalza
mille muri, cattedrali di versi.

E lì, come la chiocciola nel guscio,
la verità si rintana sicura.

 

The mosaic moat

ROB GONSALVES, “THE MOSAIC MOAT”

 

2015

venerdì 5 giugno 2015

Come se tu fossi luna

Accendi questa sera come se
tu fossi luna - estendi il tuo dominio
su queste terre che hai strappato al buio,
materna e femminile donna mia.

Fai splendere di te e del tuo sorriso
questo mio cielo, illumina le nuvole
dorate del crepuscolo e prepara
un’altra notte per il nostro amore.

 

Huaban

IMMAGINE © HUABAN

 

2015

giovedì 4 giugno 2015

Giardino lontano

Il tempo dei gigli e delle calle
è passato - l’amore che facciamo
è un fiore di velluto ricamato
tra le pieghe più scure della notte.

Gli anni sono volati e le illusioni
come le bolle di sapone sono
scoppiate - amami stasera come
se fossimo in quel giardino lontano.

 

Afremov

LEONID AFREMOV, “LOVE”

 

2015

mercoledì 3 giugno 2015

Davanti al mare

Tu cercavi nella luce del mare
qualcosa, forse un ricordo perduto
o una speranza che ti sorridesse
amica - credevi fosse conchiglia
portata a riva dalla notte nuova,
ciottolo levigato dalle onde.
Invece quando sei arrivato lì,
hai compreso che era già dentro te.

 

Mare

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015

martedì 2 giugno 2015

L'estasi del crepuscolo

È polpa di albicocca questa sera
la luce che tramonta sotto il grigio,
un fuoco di brace viva che ancora
non vuole spegnersi - il giorno dura,
pugile allenato che non si sfianca.
L’estasi del crepuscolo è anche in noi,
ammaliati a guardarlo divampare,
navigatori ingenui del momento.


OVANES BERBERIAN, “SUNSET”

2015

lunedì 1 giugno 2015

Cielo tagliato in due

E se ora aprissimo in due questo cielo,
se a dividerlo ci fosse una grossa
cerniera che cosa ci troveremmo?
Il giorno e la notte, il sole e la luna?
L'arcobaleno dopo il temporale,
la nebbia che sale dalla vallata,
i vascelli fantasma delle nuvole?
O forse scopriremmo che è tagliato
in due come la mela dell'amore?


DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

2015

domenica 31 maggio 2015

Lungomare

Quella strada che io conosco bene
- basta che chiuda gli occhi per vedere
la lamiera del mare scintillare
grigio-azzurra oltre i pini, per sentire
il vento far vibrare le bandiere -
quella strada è il posto dove vorrei
essere adesso, ora che la sera
cade leggera come una promessa.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2015