Alda Merini vestiva a colori
e si laccava di rosso le unghie,
rossi erano anche i suoi guanti di lana
quando usciva nel gelo dei Navigli.
Si sedeva a bere caffè nel bar,
sfiniva azzurre volute di fumo
e strologava d'amore e di vita
cercando l'Estasi e la Verità.
A casa infilava fiori di campo
in bottiglie tagliate di Beltè
e li considerava versi suoi,
disordinati e follemente belli.
2011