lunedì 23 maggio 2011

Canto d’amore

Canto l'amore che torna negli occhi
come un lampo improvviso nella notte
e vive della linea del tuo seno
disegnato dalla maglietta bianca.

Come la primavera che ritorna
dopo un lungo inverno di neve e gelo.
Come la pioggia che batte su terra
inaridita e le ridona vita.

Canto l'amore che torna a fiorire:
io sono il tronco e tu sei la mia linfa.

 

Pierre Farel, “Elle”

 

2011

domenica 22 maggio 2011

Io voglio ricordare

Questo frutto dell'oblio non lo voglio
cogliere, io non mi voglio saziare
della pace del nulla, della fredda
consolazione del dimenticare.

Io voglio ricordare con dolcezza,
voglio rimpiangere e ancora cadere
e se il suo capo biondo dalla notte
della memoria torna, allora vivo.

 

Valerie Willson, “The edge of memory”

 

2011

sabato 21 maggio 2011

Altro risveglio

Quando si spezza la bolla del sonno
e smarrito precipiti nel giorno
credi di essere perso nell'abisso,
di provare di nuovo la vertigine.

Poi posi il piede nudo sul piancito,
ritrovi l'equilibrio nel conforto
degli oggetti consueti e ancora navighi
da marinaio sul far del mattino
destreggiandoti abile tra le secche.

 

Amedeo Modigliani, Cariatide”

 

2011

venerdì 20 maggio 2011

Il catalogo dei sogni

Consulto il mio catalogo dei sogni,
delle donne in bottiglia che si impolverano
sullo scaffale e perdono colore
nella luce del tempo che trascorre.

Resto il ragazzo madido di sale
che scruta il mare da un bagnasciuga
e scorge Leviatani nel chiarore
dell'alba, abbacinato dai riflessi.


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Vladimir Kush, “Descent to the Mediterranean”


2011

giovedì 19 maggio 2011

Equilibrista

Io qui sospeso come equilibrista
tra desiderio e timore sul filo
di invisibili dubbi - indeciso
ad agire per paura di cadere.

E intanto, come per magia, l'abisso
d'ora in ora è sempre più profondo
e sempre più lungo è il passo da compiere.

Lontane le montagne, lontanissime,
e più lontana tu, sempre più lontana.
Incerta l'eco ripete il tuo nome.


Vladimir Kush, “Always together”


2011

mercoledì 18 maggio 2011

Vieni dal mare

Vieni dal mare come Afrodite,
esci dall'acqua ed entri nel mio sogno,
nasci ogni notte come fa la luna.

La tua strada è un percorso nel ricordo
e lascia sulle sabbia orme bagnate,
i giorni, i gesti che facesti allora.

Quando te ne vai nell'alba trascini
il mio cuore sulla sabbia e cancelli
la minima traccia del tuo passaggio.

 

Salvador Dalì, “Apparizione del volto di Afrodite”

 

2007

martedì 17 maggio 2011

Piazza San Fedele

Alessandro Manzoni osserva il calmo
mattino di maggio - anche oggi riceve
in piedi con la marsina di bronzo.

Si sta bene sotto le fronde nuove,
cullati dalla brezza nel biancore
della piazza - si sta come gli dei
sulle panchine di lucido marmo.

Mi avvolgo in un mantello di languore,
il tempo sembra fermo a San Fedele.


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Fotografia © Daniele Riva


2011