Una canzone di De André risuona
da qualche stanza persa nel mattino,
forse quella lassù dove dei panni
penzolano nel vuoto come tralci.
Ascolto la voce del tempo scorrere
nel suo volo di uccello silenzioso,
smarrirsi già nell'ombra dell'oblio.
Ho voglia di stringerti forte al petto,
sentirmi vivo nella tua presenza.
Silvia Baioni, “Camogli, bucato steso nei vicoli”
2010