Il mezzogiorno accendeva d'estate
la via tra i grandi palazzi costruiti
di luce e calce. Come una dea apparve
con il vestito azzurro e onde dorate
tra i capelli. Flessuoso il passo, andava
verso le belle vetrine del centro.
Mi salutò, la salutai. Qualcosa
sbocciò, scoccò una scintilla nel cuore.
Ma lei non vide, lei non vide il fulmine:
restò nella faretra il dardo di Eros.
Particolare di un dipinto di Raffaello Sanzio
2010