La nebbia fa acquerello del paesaggio
mentre il concerto dei piccioni séguita
monotono da tetti e abbaini.
Tigli scarnificati dalla scure
tendono moncherini neri al cielo
aspettando che la resurrezione
di primavera porti nuovi rami.
Sono lontane ombre gli alti pini
che circondano antiche ville nobili,
umide sentinelle senza voce.
E la mattina scivola lentissima
con la sua vena di malinconia.
2001