venerdì 9 ottobre 2009

Attesa

Guardavo il tempo che fuggiva via:
era il sole che si alzava nel cielo,
l'onda che si frangeva sugli scogli,
il passante svanito all'orizzonte.

Tu non arrivavi, non saresti arrivata
che nel gioco del sogno a spalancare
cortine, nel sollievo del ricordo
a replicare gesti di passione.

Quando mi alzai scuotendo via
la sabbia dai miei pantaloni azzurri
mi parve di spazzare via il tuo amore.


Albert Marquet, “spiaggia di Fecamp”

2009

giovedì 8 ottobre 2009

Una rosa

La luce incerta del giorno mi turba,
bagna il velo delle preoccupazioni
come una rugiada radioattiva.

Dal cielo grigio scende a rivestire
le cose di un colore innaturale,
a disegnare forme con le ombre,
a ritagliarle, a staccarle dal fondo.

Ma basta a conciliarmi con il reale
il modo in cui dipinge nel giardino
il candido gioiello di una rosa.

 

 

 

2009

Fotografia di Ahmed Sirry

mercoledì 7 ottobre 2009

Quella luce

Com'era pura la luce allora,
in quei mattini d'ozio e desiderio,
come scendeva sopra le pinete
a illuminare la gioia d'estate.

E sembrava più dolce quella luce
leggera e femminile come il passo
delle più belle donne sul pavé,
come un paesaggio fiabesco e incantato.

Era davvero pura, dolce e magica?
O lo è solo nell'orto del ricordo?

 

© Jupiter

 

2009

martedì 6 ottobre 2009

Alba di primo autunno

L'alba ventosa ha la voce di auto
e di treni che corrono lontano.
La prima luce dipinge di rosa
il cielo sulle case di Levante,
la stessa sfumatura che le foglie
del grande acero vanno prendendo
in questi teneri giorni d'autunno.

Mi stringo nella giacca e vado via
portandomi negli occhi quel colore
come il ricordo di un antico amore.

 

Albert Bierstadt, “Golden light of California”

 

2009

lunedì 5 ottobre 2009

Alias

“Nel mio corpo vivo
ho le rovine dell’amore.”

PAUL ÉLUARD

Rigiro le parole nella bocca:
non sono quelle che dicesti tu,
forse conservano il significato
ma risuonano vuote intercapedini.

Così anche il tuo sorriso, tanto facile
da ricreare sul mio viso deluso:
lo specchio me lo rivolge di scherno,
sadicamente ti dice perduta.

 

Sylviane Pelletier, “Les Rêves”

 

2004

domenica 4 ottobre 2009

Nel perduto mare

Non ho notizie di te ma ricordi
che accendono le notti di passione
e mi feriscono di nostalgia
come le acute spine di una rosa.

Le sere mi stremano, illanguidisco
nell'ardore infinito dei tramonti
quando il pensiero, impietoso nocchiero,
mi guida ancora nel perduto mare.

 

© Mel Allen

 

2009

sabato 3 ottobre 2009

L’ombre de soi-même

Dimmi che non è cenere il ricordo
ma una fiamma che brucia sempiterna.
Dimmi che non mi sono ingannato
tutti questi anni davanti ai tramonti.

Non mi lasciare in questo incerto limbo
che non è inferno e neanche paradiso,
non mi lasciare in bilico nel vuoto
spaventoso di questa tua assenza.

 

© EasyArt

 

2009