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giovedì 1 settembre 2011

Seguirò le orme di Catullo

"Salve, venusta Sirmio, atque ero gaude" CATULLO, Carme 31
Seguirò le orme di Catullo, andrò
a rimirare le onde nello specchio
grigioazzurro del lago, comprerò
cedri alla bancarella del Castello.
E tu, vuoi accompagnarti a questo cuore
di poeta? Vuoi portare i tuoi passi
nelle vie dei souvenir, nelle strade
lungo il Garda? Vuoi essere la mia Lesbia?



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SIRMIONE, VIA CATULLO © DANIELE RIVA

2011

sabato 2 luglio 2011

Imbarcadero

L'acqua del lago è un immobile specchio
che raccoglie la città a rovescio.
Moli, negozi, torri e campanili
si riversano nel mercurio liquido.

E mi rifletto anch'io tra fiori e luci,
una figura sull'imbarcadero.
L'immagine arrossata dal tramonto
è la mia anima chiara che traspare?


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Fotografia © DR


2011

sabato 4 giugno 2011

L’acqua del lago

L'acqua del lago ha il colore dei monti
sotto il cielo d'estate. Io non so
chi mi ha insegnato a conoscere il vento
dalle increspature dello specchio.

Così come non so dove ho imparato
che l'amore ti viene dal profondo
e non lo puoi combattere ma solo
seguire, come un legno la corrente.


Fotografia © Daniele Riva


2011

mercoledì 4 maggio 2011

Pescarenico

Qui, in questa piazza dal sapore antico,
all'ombra grassa degli ippocastani
guardo la brezza giungere dal lago,
scompigliare i riflessi delle case
rosate sulla sponda come fossero
pezzi di vetro in un caleidoscopio.
Una lucia infiorata prende il largo
portandosi via tutti i miei pensieri.



Fotografia © Daniele Riva


2011

sabato 30 aprile 2011

Lago perla nera

“Un‘alba azzurra fuma da quel nulla
che scioglie i suoi battelli neri e il bianco.”

ALFONSO GATTO, Ricordi del lago

Il lago stamattina è perla nera
ed inghiotte i riflessi dei battelli,
la luce morbida della costiera,
il volo rapido e alto degli uccelli.

Ma c’è nell’aria già la primavera:
risplendono dorati i tuoi capelli
lungo questa passeggiata riviera
e i raggi in acqua fanno caroselli.

Nelle stradine ci sorprende il vento
che sa di fiori e di parole nuove,
scuote le foglie con ostilità

nelle ville di fine Ottocento,
strapazza le lenzuola stese, ma
l’agave sulla roccia non si smuove.


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Bob Pejman, “Varenna reflections”


2008

martedì 26 aprile 2011

Notte sul lago

Nascosto tra le grinze, tra le rughe
della notte, qui dove il lago piega
e i riflessi si incurvano nel buio,
spio la tranquillità dell'esistenza.

Immobile, seduto tra le viole,
ascolto le onde frangersi leggere
sui soliti discorsi degli amici.
Tendo un agguato alla felicità.


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Fotografia © Uberti


2011

venerdì 8 ottobre 2010

Cartolina a colori

Il lago è una cartolina a colori
che sdoppia il campanile e ne disperde
i riflessi nell'acqua accarezzata
dall'alito gentile della breva.

Il tempo è fermo su questa panchina
dove passano le storie e i ricordi:
li chiami e arrivano come i gabbiani
che contendono briciole ai colombi
per la gioia leggera di una bimba.


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Lecco – Fotografia © Daniele Riva


2010

martedì 5 ottobre 2010

Riflessi nel lago

L'autunno è solo un nome sulle bocche
oggi che nuvole di ovatta sciolgono
nel lago di ardesia i loro riflessi.

Sull'altra riva il verde si dispone
intorno ai Grand Hotel, disegna onde
che seguono leggere i motoscafi.

In questo specchio il cuore non sprofonda,
galleggia come quella prima foglia
appena caduta nell'acqua scura.


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Lecco - Fotografia © Daniele Riva


2010

venerdì 25 giugno 2010

Bellagio

Riflessi di lago tagliano il giorno
dove i battelli attraccano e ripartono,
il cielo è a pezzi nello specchio grigio.
Le scalinate gonfie di colori
disegnano un nuovo caleidoscopio
a ogni passo mischiando souvenir
e cartoline del Lago di Como.
All'improvviso nella via fiorisce
l'ombrellino di una turista inglese:
una petunia rossa nel mattino.



Fotografia © Daniele Riva

2010

sabato 15 maggio 2010

Lungolago

Il lago è una coppa di stagno fuso.
Dove le ville della sponda opposta
disegnano i colori dentro l'acqua
si apre una crepa d'azzurro che allarga
dolcemente la maglia delle nuvole.

In quel varco si infilano i miei sogni,
piccole barche di carta sfuggite
al colino fitto della realtà.

 

 Lc08-02

Malgrate, fotografia © DR

 

2010

lunedì 30 novembre 2009

La dolcezza del lago

La dolcezza del lago si riversa
nel vento - sembra quasi di udire
lo schiocco duro dei panni sciacquati
dalle lavandaie sui vecchi massi.

Ma d'altro tempo è quel ricordo, perso
nelle anse degli anni, cancellato
dal correre impaziente del progresso.

Restano solo le anatre selvatiche
a contendersi quel pane raffermo
lanciato dalla mano di un bambino.

 

 

2009

mercoledì 26 agosto 2009

Agosto a Lecco

Nell'acqua grigia pescano i ragazzi
tra i riflessi dei ponti e la città.
Le loro lenze sostengono il cielo
pesante d'afa e di nuvole stanche.
Ai tavolini i turisti accaldati
bevono birra e fogli di baedeker
stirando in un sorriso la fatica
di guardare e le scarpe da passeggio.
Il lago fermo nel caldo d'agosto
ride come un vecchio battelliere.





2009

sabato 11 ottobre 2008

Peschiera, 10 ottobre

Sul lago lunghe scie tremolanti
le insegne dei ristoranti e le luci
degli imbarchi, i lattiginosi neon,
i segnali colorati e intermittenti.

Sul lago nero immerso nel buio
scompaiono tutti i pensieri e c'è
soltanto quest'acqua calma del Garda
così simile al fiume dell'oblio.



Fotografia © Daniele Riva


1988

sabato 4 ottobre 2008

La calda poesia dell'autunno

Sciaborda il lago con voce di sole.
Seduta sulle antiche pietre tu
sfogli la calda poesia dell'autunno.
La brezza soffia lieve e ti accarezza
le spalle ancora nude offerte al giorno.

Un gabbiano passeggia solitario
sul muro tiepido del porticciolo:
ne osservi il becco arancione, il piumaggio
e ne invidi la libertà infinita.


Edward Cucuel, "Le vele"


2008

mercoledì 24 settembre 2008

A cosa serve la poesia

“È il poema a dire noi”
  OCTAVIO PAZ
Osservavo lo specchio della sera
che disgregava la città in frammenti:
ecco, dicevo, questa è la poesia.

Il pensiero si libera e diventa
un seme che fluttua nell’aria tersa,
tocca altri pensieri, se ne impossessa
e se ne fa possedere, risplende
in modo diverso in ogni mente,
come le luci di queste case
che il lago disperde e ricostruisce.

E allora a cosa serve la poesia?
A cosa servono il lago e la luna?
A cosa serve ogni mio respiro?


Fotografia © Daniele Riva


2003

lunedì 15 settembre 2008

Sera di settembre III

Ho lasciato i riflessi verdeggianti
nel lago e le oche bianche cui una bimba
gettava piccoli pezzi di pane.

Ora nel cielo risplende la luna
quasi piena di settembre, signora
incontrastata della bella notte.

La mia stanchezza è un truciolo di vento,
leggero come il pane che la bimba
gettava ai becchi gialli del Segrino.


Dorothea Sharp, "Dando da mangiare alle oche"


2007

sabato 30 agosto 2008

Fuori dal tempo

La luce intensa, il colore del lago
portano a vivere fuori dal tempo,
e i ricordi si raccolgono in me:
viali alberati cui giunge la voce
del mare lamentosa lungo i moli.

C’era la stessa musica che adesso
suona la radio del chiosco dei cedri.
Come se il tempo si fosse fermato.


Fotografia © Daniele Riva


1990

giovedì 21 agosto 2008

Lazise, prima del temporale

Il vento è un’onda che viene dal lago
e invade le antiche vie entro le mura,
spegnendosi sulla Dogana Veneta.

Il cielo è tavolozza di tramonto,
ombroso per l’imminente tempesta,
i turisti ne osservano il colore,
come se fosse tela di museo.

Una bambina ritta sulle punte
scruta nel cannocchiale la penisola
di Sirmione, l’altro lato del lago,
una lineetta scura nel cobalto.

La luce cade gialla all’orizzonte
dove le nuvole non hanno forma,
ma a Bardolino, a Garda certo piove
e i primi lampi squarciano già il nero
entro le antiche mura di Lazise.


Fotografia © Daniele Riva


2002

sabato 2 agosto 2008

Solo il lago

Sembrava immobile il tempo sul lago,
quasi più lento delle vele bianche
sospinte sulle onde da un lieve vento.
La radio aveva frantumato il sabato
di musica, risate ed allegria.

Adesso che mi volto indietro scopro
che sono già passati troppi anni.
Quel posto non sarà più come allora:
solo il lago sarà rimasto uguale,
ma questo solamente in apparenza:
è un altro lago, Eraclito ci insegna.

NOTA: è il Garda a Lonato, luogo dove il 2 agosto 1980
ho appreso della strage alla Stazione di Bologna


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Foto © Sapere.it


1998

mercoledì 30 luglio 2008

La Freccia delle Azalee

La Freccia delle Azalee bianca e blu
riflessa nello specchio deformante
del lago odora di benzina e di giunchiglia.

Sulla diga foranea qualche coppia
in cerca di fugace intimità
si bacia dove l’acqua sfiora il cielo.

Non pioverà: le nuvole si sciolgono
come la neve sotto il sole caldo.
Nell’azzurro ne restano dei bioccoli.

Risuona come un mugghio la sirena,
squarcia la quieta noia della piazza.
Il battello si porta via i riflessi.


Fotografia © Daniele Riva


2000