La poesia smarrita nella luce
del dormiveglia fluttua nel suo limbo
lieve come foglia nella corrente
o come piuma portata dal vento.
Ritornerà forse, riemergerà
sotto forma di sogno, nascerà
magari in un’altra alba, rimanendo
infine prigioniera delle dita.
VLADIMIR KUSH, "IL PLESSO DELL'ANIMA"
2024
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