domenica 31 agosto 2008

Amore ritrovato in un cassetto

“Che sublime puerilità è l’amore!”
  ALEXANDRE DUMAS FIGLIO
I nostri giochi di bambini tornano
utili adesso, esche per la ragione,
i nostri piccoli passi su strade
che esploravamo esplorando noi stessi.

Amore ritrovato in un cassetto
dividi questi giorni come mele:
la lama netta separa il passato
dal futuro riscrivendo la trama.

Adesso mi sorridi dalla foto
e non sei tu e non sono io ma quelle
facce ridenti con la Coca-Cola:
il tempo un tratto cancellato a biro.


Fotografia © Evghenija Shuchman/Pexels


2005

sabato 30 agosto 2008

Fuori dal tempo

La luce intensa, il colore del lago
portano a vivere fuori dal tempo,
e i ricordi si raccolgono in me:
viali alberati cui giunge la voce
del mare lamentosa lungo i moli.

C’era la stessa musica che adesso
suona la radio del chiosco dei cedri.
Come se il tempo si fosse fermato.


Fotografia © Daniele Riva


1990

venerdì 29 agosto 2008

Se i miei ricordi come miele

Se i miei ricordi come miele gocciano
ancora torni con la tua avvenenza
a sedurmi, con il sorriso dolce.

E ti ho sognata, amore mio, stanotte:
eri la guida ai miei passi leggeri,
eri Beatrice nei meandri del sonno.

Ed ora che seduto ascolto Mozart,
sebbene tu non sia al mio fianco, sento
ancora forte quella tua presenza.


Fotografia © Pngimg


2008

giovedì 28 agosto 2008

Magritte

I.

Alla finestra fiori ed un dipinto
di Magritte: lune nude e senza stelle.
Tu dicevi parole con un senso
ma nel mare quel senso si sdoppiava
come fanno i pensieri dentro il vino.
E nel ricordo il tempo si raddoppia,
triplica, rassomiglia all’infinito.

II.

Non c'è dubbio: sei bionda come un giorno
di sole con il cielo azzurro, il mare
e bianchi cirri soffici d'ovatta.
Il tuo sorriso è più reale del reale
e tra sogno e realtà tutto compenetra:
magia, passione, purezza e bellezza...
Sembra che quello che non è non solo
sia ed esista, ma che sia sempre stato.


René Magritte, "La magia nera"


1993

mercoledì 27 agosto 2008

Donna con velo rosso

Agita il velo rosso come un drappo
da battaglia - orifiamma di bellezza -
e gioca con specchi di nudità
- il mare la conosce tutta intera,
anche la sabbia ne serba la forma.

Abbandona al grecale quella fiamma
ed il vento la culla sulle onde.
Ora si dona al sole del meriggio,
all’abbraccio della malinconia,
dolce come l’estate che finisce.


Talantbek Chekirov, "Ragazza in rosso"


2008

martedì 26 agosto 2008

Agosto finisce

L'estate scivola via lentamente
con il suo aroma verde di basilico
e il cuore rosso dei pomodorini.

Lo zampirone al geranio fuma in un angolo
elevando spirali profumate
al cielo lucido della finestra.

Nella dolcezza di ogni decadenza
si vive in bilico: agosto finisce
tra spensieratezza e malinconia.


Vita Schagen, "Ramo di pomodori"


2008

lunedì 25 agosto 2008

L'assimilazione

“Ricompongo di rose il tuo passato.”
  MARIO LUZI, Terra
La osservo con le lenti deformanti
- il ricordo, il sogno, o la memoria? -
perché lei mi diventi in qualche modo
te e inconsapevole possa imitarti.

Io sono qui fermo, un solido masso,
e intanto il mondo gira come trottola,
vortica su se stesso, si sfiletta
come la vite quando gira a vuoto.

La guardo mentre compie quei tuoi gesti,
la vedo che sorride come te
e parla a lungo e non cerca pretesti:
beve il suo drink con gola di velluto.

La sera scivola tra le mie mani:
è un fluido insano di vecchi ricordi,
è altro male che mi infliggo, dolore
nostalgico che viene a imprigionarmi.

Lei non è te, per quanto nella notte
ti possa somigliare; si conosce
il trucco, come un film, come un romanzo:
e per non vero lo si riconosce.

Dovrei abbracciarla, stringerla al mio petto,
scacciarti da lì una volta per tutte
e, come sulla sabbia dopo il vento,
ricominciare a scrivere daccapo.



Rhanavardkar Madjid, "Scena in un bar I"


2003