sabato 17 settembre 2016

Exiguum colito

“Laudato ingentia rura, exiguum colito”.
Loda i campi grandi ma coltivane uno piccolo
-- VIRGILIO, Georgiche

C’è chi viaggia sempre più lontano
per trovare se stesso sopra i fiordi
o dentro i templi, per sentirsi vivo
negli aromi degli incensi o dei mari
del sud. A me basta questo brandello
di mondo dove affondo le radici
e mi sento in pace quando al mattino
i merli frugano il prato tagliato.

 

Merlo

FOTOGRAFIA © RSBP

 

2016

venerdì 16 settembre 2016

Ultima luna d’estate

Luna di Leopardi un po’ malinconica,
ultima luna d’estate sospesa
a ragnatele di fili d’argento,
inviti a pensieri freddi d’inverno.

Luna di Chagall dal volto giocoso,
ultima luna d’estate chiamata
ad un ballo d’amore e di gioia,
nel tuo nome danziamo anche noi.

 

MARC CHAGALL, “SAINT JEAN CAP FERRAT”

 

2016

giovedì 15 settembre 2016

Una pioggia leggera

Sono una pioggia leggera le cose
che mi dici dopo tempi di arsura
- rifioriscono nei vasi le rose,
torna a germogliare l’antica pianta.

Sono bastate le nuove parole
a rivestire d’oro questo amore,
sono bastate dolci lusinghe
a riportare in giardino l’estate.

 

Pioggia

FOTOGRAFIA © WALLPAPERS XL

 

2016

mercoledì 14 settembre 2016

Un’altra dimensione

Ricostruisce a intarsio la memoria:
i costumi di scena, la perfetta
scenografia - una centotrentuno
qui, una vecchia cabina del telefono...

Il sogno che io sogno e che tu sogni
è un’arca di Noè che dal diluvio
dei giorni ci tragga in salvo e ci porti
sull’Ararat di un’altra dimensione.

 

Dewitt

ELABORAZIONE DI UNA FOTOGRAFIA DI CHRIS JOHN DEWITT

 

2016

martedì 13 settembre 2016

Gli amanti di Chagall

A questa luna randagia nel buio
di una notte di settembre affidiamo
i nostri sogni - siamo un’altra volta,
una di più, gli amanti di Chagall.

Il violinista verde è un vecchio tiglio
che scuote al vento le sue corde secche
e aspetta un’altra primavera - resta
nel blu l’eco delle nostre risate.

 

Chagall

MARC CHAGALL, “GLI AMANTI”

 

2016

lunedì 12 settembre 2016

Qualcosa

Sembra di poter cogliere qualcosa,
un fiore di luna, il rosso papavero
sfuggito alla mannaia della falce,
il riflesso che scivola nell’ombra
come un bagliore di mano nell’acqua.
E quella è la poesia,  quell’istante
in cui la realtà appare nuda
prima di tornare ancora a celarsi.

 

Papavero

FOTOGRAFIA © TUMBLR

 

2016

domenica 11 settembre 2016

L’alba

L'alba che ha fatto dispari i miei versi
illumina il tuo corpo come un dolce.
paesaggio di colline e avvallamenti

L'alba, quando ancora insegui i tuoi sogni
- rincorri emozioni con il respiro
che gonfia come una vela il tuo seno.

L'alba, quando i poeti versano il cielo
nell'anima e ne bevono sorsate.

 

Dormeuse

HENRI CHARLES MANGUIN, “LA DORMEUSE”

 

2016