venerdì 31 agosto 2012

I pihi

"De Chine sont venus les pihis longs et souples
Qui n'ont qu'une seule aile et qui voulent par couple".
GUILLAUME APOLLINAIRE, Zone

Un'ala io un'ala tu - fu facile
scorgersi e già riconoscersi simili,
unirci per volare finalmente.

E ci librammo in cieli indefiniti,
ad ognuno di essi demmo un nome,
ebbri di vita affrontammo tempeste
e libecciate volando più su.

Ci staccammo - un'ala io un'ala tu:
ora strisciamo sulla nuda terra
rimpiangendo l'azzurro infinito.

 

Pihi

DISEGNO © DANIELE RIVA

 

2012

 

NOTA: Il pihi è un uccello immaginario della mitologia cinese: ha una sola ala, quindi per volare è costretto ad unirsi ad un suo simile

giovedì 30 agosto 2012

Apparizione del ricordo

Quando il cielo deserto spicca i monti
nel rosato orizzonte della sera
l'ultimo riflesso di luce versa
la sua acqua sulle braci del crepuscolo.

Scende il silenzio a smorzare le voci,
ad incendiare l'aria di profumi
- come se fosse la notte a fiorire.
È proprio in quel momento che tu arrivi.

 

MARC CHAGALL, “LA SPOSA”

 

2012

mercoledì 29 agosto 2012

Forcella Alta

Di pietra grigia e brulla erba riarsa
è la vetta - più in là soltanto cielo
di nuvole grigioazzurre che rubano
altra acqua alla pozza verde del lago.

La luce cola, è fuoco che divora,
strugge i cavalli che strappano ciuffi
allo stento pascolo di montagna.

Una cicala risponde dal bosco
ai giocatori di carte seduti
sotto gli ombrelloni del bar Tesoro.

Il sole è un cardo selvatico appeso
al cartello che segnala i sentieri.


Cardo

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

martedì 28 agosto 2012

La tortura delle notti

La tortura delle notti continua:
vaghi sogni ti riportano e dici
parole già sentite e frasi prive
di ogni senso, «Quel punto bianco, vedi…»
con le mani un lontano indistinto
indichi e tutto poi in un’altra scena
precipita, rimane nel sospeso
qualcosa di inespresso tra noi due.
La tortura delle notti – l’avresti
mai pensato a quei tempi? – è che finiscono.

 

FOTOGRAFIA © Z. GODZINSKI

 

2012

lunedì 27 agosto 2012

Il confine

Com'è labile il confine - in me:
la frontiera è un filo di seta facile
da attraversare, basta che la mente
si disponga al ricordo, che getti
le sue reti e peschi dalla memoria.

Eppure, invalicabile è quel limite,
più di cento muraglie una sull'altra:
è un porto dal quale si salpa un giorno
per non tornare mai più. Dalla nave,
lo sguardo volto indietro, già rimpiangi.


Gonsalves

ROB GONSALVES, “IN SEARCH OF SEA”


2012

domenica 26 agosto 2012

Come la sera

Te ne andasti come va la sera,
con la dolcezza delle margherite.
Camminasti lontano da me ed io
non sapevo che non ti avrei più vista.

Così quando la sera torna – questa
è la differenza: la sera torna –
rimango a pensarti con il languore
del cielo che si infiamma nel tramonto.

 

DAVID GRAUX, “SOUPIR EFFLEURÉ”

 

2003

sabato 25 agosto 2012

Io e Antares

Piove luna sul giardino d'agosto,
piove un senso di cose perdute.
Anche il grillo intona alla chitarra
un canto pieno di malinconia
che si disperde tra le erbe riarse.

Di guardia a questa notte solitaria
con Antares come sola compagna,
scruto nel buio o scruto dentro me?

 

MARC CHAGALL, “LES POÉTES”

 

2012