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martedì 25 gennaio 2022

Bosco di gennaio

Cammino, e il giorno sfugge sotto i piedi
- è stato asfalto logoro e consunto,
poi acciottolato duro per le suole,
anche tufaceo ristagnare d'acqua,
ora è un soffice sentiero di terra
squarciato da mazzi di bucaneve
che danno una mano di poesia al bosco.
Il sole è luce stesa sulle felci.



FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

giovedì 18 gennaio 2018

Pomeriggio di gennaio

Basso il sole del pomeriggio muove
ombre sulle tende della cucina
- la luce disegna ricami effimeri,
li sperde come una mano dissolve
una scritta tracciata sulla sabbia.
E il momento è delizioso, in bilico
nel tempo, destinato a dileguarsi
tra i rami ancora nudi dei tigli.


Finestra

IMMAGINE DA TUMBLR


2018



domenica 15 gennaio 2017

Attendendo primavera

In questi cieli di vetro gennaio
trascina il suo manto di tramontana
- ma come sono vivide le stelle
nel gelo, come risplende la luna!

Così l’amore nella lontananza brilla,
così si fa più intenso il desiderio
quando l’inverno è la distanza e il cuore
si riscalda attendendo primavera.

 

Stelle

FOTOGRAFIA © NATALJA KOLOMOJETS

 

2017

mercoledì 27 gennaio 2016

Tramonto di gennaio

È maturata l’arancia del sole
e ora il tramonto può andare in scena
- il fondale è uno stingersi di pioppi
in cui si impigliano nuvole rosse.

Il giorno precipita come un sogno,
si colora fantastico e irreale
- dove si tinge rosa di conchiglia
avvampa già nel buio il tuo pensiero.

 

Skulukas

FOTOGRAFIA © STERGOS SKULUKAS

 

2016

giovedì 22 gennaio 2015

Il cielo di gennaio

Le colonne di fumo della sera,
questo arancione che divampa e allaga
i campi oltre le stoppie nude, infiamma
i candelabri neri delle querce.

Il cielo di gennaio è un acquerello
sospeso sulle travi del balcone,
colpi di spugna e pennellate segnano
la tela sempre nuova del ponente.

 

Cielo

ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

 

2015

lunedì 5 gennaio 2015

Soffia il favonio

Soffia il favonio nel mattino rosa
e senti già un gusto di primavera,
ignaro della neve che verrà,
del ghiaccio che orlerà il bordo del secchio.

Come cicala d’estate non pensi
al futuro, rimani lì nel vento
a cantare e continui a coltivare
il fiore effimero del carpe diem.

 

Favonio

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015

giovedì 16 gennaio 2014

Notti di gennaio

“E conosco a un guizzo di fiamma
la forza d‘instabilità e d‘affanno
che tiene acceso il mondo nel buio”

MARIO LUZI

Sono fredde le notti di gennaio
e, alla luna, fanno bianchi i prati
e gelidi i pensieri di chi veglia.
Troppo lontana è ancora primavera,
lontana è la speranza del risveglio:
la gemma langue nel cavo del ramo.

I nomi sono simboli perduti,
i volti altrove parlano e sorridono,
anche il suo bacia altri volti, altre labbra.
Dimenticare è costruire quel ponte
che a nuovi giorni traghetti le vite,
posando pietre sul proprio passato.

E ritrovare altri segni, percorrere
strade indicate da cippi diversi,
seguire i passi che lei non lasciò.
Per approdare finalmente un giorno
a terre nuove, vergini di lei.

 

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FOTOGAFIA © GOODWP

 

2003

mercoledì 23 gennaio 2013

Cielo di gennaio

Fiorisce il cielo sopra le montagne
- sono i carnati oleandri del mattino
a sbocciare, a invocare le memorie.

Il suo sorriso si allarga su un ramo
colto nell'attraversare un giardino,
diventa il simbolo del nostro amore.

Adesso tace il cuore, si contenta
di un ricordo evocato come spettro
dal colore del cielo di gennaio.

 

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DIARMAID KILLEN, “CLIFFSIDE SUNSET”

 

2013

mercoledì 11 gennaio 2012

Favonio di gennaio

Il favonio ha sposato le montagne
- odalische d'amore ora scintillano
con i mantelli bianchi sotto il cielo
di gennaio aperto come una rosa.

Il vento caldo scende verso il lago
in picchiata con il volo dei corvi,
gonfia le vele e i panni stesi al sole,
gioca con i vestiti delle donne,
dolce preludio della primavera.

 

FOTOGRAFIA © JOHANN JARITZ

 

2012

mercoledì 19 gennaio 2011

Nel tramonto di gennaio

“Una sera di nubi rosa e azzurre...”
  ATTILIO BERTOLUCCI, La capanna indiana

Con dolcezza infinita il giorno spegne
le sue braci spargendo acqua gelata
sulle braccia dei tigli, nude e nere,
protese verso un orizzonte vago
dove l'inverno continua a regnare.

Ma in quelle lande illusorie, in quei fiocchi
corallini sospesi nella luce
che lentamente si scioglie nel buio,
come chi interpreti le antiche rune
leggiamo già il nome dei fiori nuovi.


image

Fotografia © Daniele Riva


2011

domenica 17 gennaio 2010

Nella pioggia ghiacciata di gennaio

Scruto l’embrione della primavera
dietro i poveri rami del giardino,
le piccole gemme che inturgidiscono
nella pioggia ghiacciata di gennaio.

Come chi vada in un oscuro bosco
e, pure senza vedere la luce,
intuisca da minuscoli dettagli
la via d'uscita oramai più vicina.


 image

Fotografia © Daniele Riva


2010

venerdì 1 gennaio 2010

Primo gennaio

Gennaio fiato di nebbia dissolto
nel sole che come un mago tramuta
lastre di ghiaccio in pozzanghere scure.

Gennaio è il nuovo anno e la sua incerta
andatura di bambino, la pace
e la speranza ancora in ogni cuore.

Dicembre se n’è andato con il suo
calendario e quello che rimane
sono pagine bianche di un diario.

 

Fotografia © Henri Bonell/Flickr

 

1991

sabato 31 gennaio 2009

Amenti dorati

Che sorpresa al sole del pomeriggio
gli amenti dorati dei noccioli!

Dopo la neve, dopo piogge e nebbie
eccoli splendere ad un nuovo raggio.

La primavera è un annuncio soltanto,
un breve anticipo da sorseggiare
addossati a un muro nel mezzogiorno.

E mentre parli scivola furtiva
dalla sua casa d'ombra la lucertola.


venerdì 30 gennaio 2009

Se mai primavera

Scruto l'intrico dei rami se mai
primavera per caso si annunciasse
in un turgore pallido di gemme.

Ma solo luce riflessa ai miei occhi
miopi il mezzogiorno chiaro di gennaio
riversa come acqua dall'azzurro.

Ho aperto la finestra e mi illudo
con il sole che scalda il davanzale.
I merli beccano semi tra l'erba.


martedì 20 gennaio 2009

Alba di latte e vino

Alba di latte e vino sull'Oriente
- ti aspetti di scorgere minareti
e le cupole di chiese ortodosse.

Alba di luce riflessa sul nord,
tinge di rosa il lungo campanile,
accende la neve sul Resegone.

Promette il sole che venga a scaldare
e il canto del gallo già lo saluta
dietro le nuvole pronte a dissolversi
in una nuova mattina d'inverno.

Dove il cielo trapela all'orizzonte
la neve all'improvviso si fa azzurra.


lunedì 19 gennaio 2009

Alba di ghiaccio e luna

Veste di rosa i monti a Settentrione
quest'alba gelida di ghiaccio e luna.

La neve sporca ai lati del piazzale
e quella bianca lungo la ferrovia
sono la stessa faccia del mattino.

I visi lividi, le mani in tasca,
la gente si rifugia nella sala
d'aspetto della stazione. Io no.

Resto a guardare quel prodigio rosa
sbocciato come un fiore tra la neve.




giovedì 8 gennaio 2009

Augurio di gennaio

“Come il destino tra la mano e il fiore.”
CRISTINA CAMPO
Aspetto il tuo sorriso in una via
come un refolo di vento, una luce
che ai rami raschi la malinconia.
Il sole dell’inverno ti conduce

a me in un giorno di monti lontani
nel primo pomeriggio. Dalla neve
discende l’aria fredda che i gabbiani
si portano al nido nel giorno breve.

Nessun incontro, nessuna parola:
soltanto l’attimo fuggito al volo
nel lieto sventolio del tuo cappotto.

E l’anno dolcemente mi consola
con questo augurio di gennaio, solo
un’immagine che il caso ha prodotto.




















Ernst Ludwig Kirchner, "Berliner Strassenzene"

martedì 6 gennaio 2009

Epifania

Chiazze di neve, soffice bambagia
sui candelabri dei pini in un cielo
un po' più grigio ora che viene la sera.

L'Epifania si porta via le feste
con lo spazzaneve e gli uomini al bar
si riscaldano tra fumo e caffè.

Dentro i miei sogni me ne sto in disparte,
seduto a guardare lo spargisale.

6 gennaio 1986


domenica 4 gennaio 2009

Dopo la festa

Sono alle spalle adesso i luminosi
lampi dei fuochi d’artificio e i botti
gioiosi dei tappi dello spumante.
Sono lontani i baci a mezzanotte
e gli auguri scambiati intorno al tavolo,
i secondi scanditi ad alta voce.
Ora bisogna vivere, di nuovo,
ed il nevischio che cade indeciso
figura bene il nostro stato d’animo.


venerdì 2 gennaio 2009

Al 2009

Buongiorno, nuovo anno, ti accogliamo
con un mantello candido di neve,
bianco come i giorni ancora da scrivere.

Ti abbracciamo con questo simulacro
di gioia e di speranza, ignorando
le cassandre di crisi dei mercati.

Non ci deludere, Duemilanove,
ma stupiscici con le tue sorprese
come il sole che illumina il mattino.