giovedì 7 settembre 2017

Ménage

Ritorni a queste tue normalità,
ti abbandoni alla sicurezza dolce
dell’abitudine come alle braccia
dell’amore consueto - è una vestaglia
consunta che indossi sulle tue forme.

Io ho bisogno di brillantezza invece,
di luci che si specchino al mattino
e inondino la stanza di bellezza.
Io gioco al tavolo della poesia
le mie fiches forgiate in oro vivo.


Vallhonrat

FOTOGRAFIA © JAVIER VALLHONRAT/FLIAR


2017

2 commenti:

Elisa ha detto...

...ma per Aristotele "ogni poeta è teologo", perchè può "vedere con il cuore" e, quindi, vedere con grazia e cuore anche là dove la piaga è più profonda...Bella sfida, poeta!

DR ha detto...

Grazie. Ci si prova...

Buon pomeriggio