giovedì 24 novembre 2016

La casa della poesia

Certe parole sono paglia e fango,
sono travi e cemento, sono assi.
Certe parole sono dei mattoni
di fornace, armature, pietre a secco.

Una sull’altra, con cura e cautela
si ammassano a formare le pareti
- nasce la casa della poesia,
che però non ha mai nessuna porta.

 

RAFAL OLBINSKI, “CALENDARIO DEI DESIDERI DI IERI”

 

2016

1 commento:

Federico Caruso ha detto...

La nostra casa è sempre spalancata!Ciao,un caro saluto...