martedì 9 agosto 2016

Lettera a Guido Gozzano

nel centenario della sua scomparsa

Guido carissimo, leggo i crepuscoli
anch’io per interpellare il mio cuore
- come Totò Merumeni ho atteso
”l’Amore che non venne”, come te
ho vagheggiato rose che non colsi.

E, come sai, ho sempre creduto bene
tenere a parte qualche desiderio
per poter vivere in questo gioco
di giorni e notti. Ah, un’ultima cosa:
grazie per la rima camicie/Nietzsche.

 

Gozzano

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