martedì 31 gennaio 2012

Pronunciare il tuo nome

Pronunciare il tuo nome è già poesia,
soppesarlo tra le labbra e la lingua
per gustarne il sapore di memoria
- come un bacio posato sulla bocca.

Poesia perché ci siamo amati e il nodo
d'amore non lo scioglie neanche il tempo:
casomai trasforma l'assenza in specchio
e la rosa sanguigna del tramonto
nel fiore appassionato del ricordo.

Non lo porta via il vento di maestrale,
non lo cancella l'onda sulla sabbia.

 

BRUNO BRUNI, “SOLITUDINE”

 

2012

lunedì 30 gennaio 2012

Nebbia in città

Questa nebbia che avvolge la città
la sento in me - se tu imbevi una spugna
nel grigio e la picchietti sulla carta
da quell'acquerello potrai capire.

Sono memorie come foglie secche,
sono fogli strappati al calendario,
sguardi che non racchiudono le cose
ma vagano sospesi dentro il nulla.

Tutto ciò che hai sono vane ombre.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

domenica 29 gennaio 2012

Proprio sulla traiettoria del vento

Nella memoria ho vele che ritagliano
nuvole da un cielo di madreperla
e il grecale che soffia onde di vetro
verso i piloni verdi del pontile.

E tu sei la regina del ricordo,
mia sovrana e direttrice d'orchestra:
vieni a posare i tuoi capelli chiari
proprio sulla traiettoria del vento.

Li sento accarezzarmi il viso in fiamme,
spandersi come stendardi su me,
avvilupparmi dentro quel tuo abbraccio
che ha il gusto amaro della nostalgia.

 

KEN PURDIE, “VEILED LADY”

 

2012

sabato 28 gennaio 2012

Luna rossa

Era di luna stanotte il ricordo,
sapeva dei tuoi capelli e di vento.

L’ho stretto al cuore come la tua mano
ed era come se tu fossi qui.

Era rossa la luna, sanguinava.
E te ne sei andata, un’altra volta.

 

ONA, “CLAIRE DE LUNE I”

 

2007

venerdì 27 gennaio 2012

Il sillogismo fragile del sogno

Sei bella come un tramonto sul mare,
abbacinante di riflessi d’oro,
tanto affascinante che resteresti
ad osservarlo finché cali il buio.

Sei dolce come la neve sul piano,
la guardi cadere e ti sembra zucchero,
soffice come ovatta, luminosa
tanto da accendere di sé le notti.

Io non ti possiedo, ma tu sei mia
– tu chiedi come si possa spiegare
questo mistero, la contraddizione.

È il paradosso del ricordo, amore,
è il sillogismo fragile del sogno.

 

ANDRÉ BRASILIER, “LES RIDEAUX JAUNES”

 

2006

giovedì 26 gennaio 2012

Tramonto con Johnny Cash

E versano benzina nel crepuscolo,
colano viola e azzurro, rosso liquido
sui rami nudi dei tigli, ritardano
l'avvento della notte sulle quinte.

Stupiti, mentre guido e Johnny Cash
brucia catrame alla radio, guardiamo
l'Ovest in fiamme sulla tangenziale:
il cielo è una speranza che dilaga.

 

WENDY PUERTO, “THE DAYS END”

 

14 - Johnny Cash - Ring Of Fire by user3206693

 

2012

mercoledì 25 gennaio 2012

Giorni bianchi

Incontrarsi in questi giorni bianchi
ha il sapore delle mele acerbe,
dei boccioli di rosa congelati
dalla brina - restiamo nella via
confitti come pali della luce,
immobili nelle sciarpe, nei guanti.
Il nostro sole è un bacio fulminato
stancamente dall'arco di Cupido.

 

GEORGE BARBIER, “L’HIVER”

 

2012

martedì 24 gennaio 2012

Stornello

Fiore d'amore che sbocci stasera,
non essere effimero come neve
ma assumi la dolcezza della rosa,
la forza della violetta spuntata
in un'arida crepa nel cemento.
Risplendi come margherita al sole
e porta in te l'ardore del papavero,
la bellezza segreta di ogni fiore.

 

ANDY WARHOL, “DAISY, C. 1982, BLUE ON BLUE”

 

2012

lunedì 23 gennaio 2012

Mattina gelida di galaverna

Mattina gelida di galaverna
che ricama ragnatele sui rami
e infarina le siepi e le pinete.

Dall'araucaria pendono meduse
bianche, gugliate di cotone restano
impigliate ai coni delle magnolie.

E com'è dura la terra! Basalto
chiaro su cui cammino infreddolito.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

domenica 22 gennaio 2012

Il sognatore

Sono il sognatore, sono l'illuso.
E volto le carte dei miei tarocchi
convinto che in essi la verità
sia rivelata come una violetta
spuntata al sole della primavera.
Seguo quelle carovane dirette
nei deserti del giorno, le dirigo,
mi accampo dove la luce finisce
e milioni di stelle infilzano
un cielo ancora pieno di promesse.

 

KRYSTYNA SPINK, “HEAVENS SKY”

 

2012

sabato 21 gennaio 2012

Come una rosa

Come una rosa che si riflette
e scompone i colori nelle acque
limpide del lago - diventa luce,
prende l'essenza della costa, il verde
lucido delle colline, il chiarore
delle case affacciate alla ringhiera.
Così mi sento adesso, abbandonato
in questo gorgo di immanenza dove
la felicità è il fiore di un momento.

 

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2012

venerdì 20 gennaio 2012

Una vetrata

Una vetrata rifulge nel sole
basso circa a metà della collina
proprio come uno specchio di Archimede.
Non è strumento di guerra, non brucia
le triremi nemiche nella baia,
ma un'invocazione di poesia:
così l'antico amore - sembra dire -
ancora emette i suoi raggi di vita
in qualche parte di questo universo.


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SAMUEL CAPPS, “DENDROCHRONOLOGY IN CONCRETE”


2012

giovedì 19 gennaio 2012

Chiaro di luna

Il tuo chiaro di luna si riversa
illuminando i cuori di gennaio.
Dal nulla accendi gli universi mondi
replicando parole e simmetrie.

Disponi piani sequenza di te
recitando l’esatta tua figura,
sottofondo la musica di piano
infila scale riflesse di luce.

E dietro l’ultimo cipresso si apre
come gonfia di latte la collina,
Tu scendi dalla piccola vetrata
spalancando finestre alla memoria.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2006

mercoledì 18 gennaio 2012

Una conchiglia II

Forse perché raccoglievo conchiglie
– ho sempre amato ritrarre la mano
sporca di sabbia umida, il tesoro
stretto fra le dita, odore di salso.

Avvicinarti, stringerti al mio petto
è stato simile procedimento
– era identica la meraviglia
ai miei occhi ingenui di bambino.

Il tuo ricordo adesso è la conchiglia,
un guscio iridescente e fiammeggiante,
la madreperla di tutta una vita.

Una conchiglia, quello che rimane.
Una conchiglia, ovvero un guscio vuoto.

 

FOTOGRAFIA © MONTSE

 

2006

martedì 17 gennaio 2012

Dire parole

Dire parole che possano udire
le montagne innevate e i colombi
che tagliano il cielo alle cattedrali.

Dire parole al mare, al vento caldo
che soffia quando le vele scompigliano
l'orizzonte, alle onde che cavalcano.

E invece torco e filo questi versi
con la mia abilità di artigiano.

 

DON LI-LEGER, “POET’S CAUSE”

 

2012

lunedì 16 gennaio 2012

Surplace

Geometrie di rami, nudi arabeschi
nel cielo di pervinca del mattino.
Cammino con il passo di chi sogna
e dimentica una pena nel cuore.

Vivere il momento è facile cura
- così il ciclista in surplace che attende
lo scatto sulla linea della pista -
ma non è che una fugace illusione.

Siamo in bilico tra ieri e domani.


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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA


2012

domenica 15 gennaio 2012

Magia di un tramonto

Bevo il tramonto stasera - una tazza
di tè colma di bellezza e poesia.

Le torri si trasformano in palazzi
di sogno, i falansteri delle nuvole
ospitano i voli delle illusioni,
li albergano in stanze di porpora.

Davanti al riquadro della finestra,
vestito d'oro dall'ultima luce,
io sono il re di queste lande magiche.

 

ROMAN, “TUSCAN MAREMMA LANDSAPE”

 

2012

sabato 14 gennaio 2012

In cerchio

La cintura di Orione indica ancora
la perduta città, la donna amata
per la quale da lontano si strugge
lo stuolo dei poeti - lo stuolo... uno,
che insegue i suoi ricordi in cerchio, segue
e contemporaneamente è inseguito.

Non si può dire allora se dolore
o gioia sia il suo sentire, se il tempo
scorra o l'attimo si sia congelato
in quel per sempre nebbioso che dona
fiori di plastica alla nostalgia.

 

M.C. ESCHER, “ENCOUNTER”

 

2012

venerdì 13 gennaio 2012

La solita illusione del mattino

Sotto le strie rosate dell'alba
il mare azzurro taglia l'orizzonte
dove i pini ricamano l'oriente.

La solita illusione del mattino
- le torri di fumo, le larghe isole -
che appare in cielo sopra la pianura.

E, come i sogni dolci della notte,
svanisce lentamente nella luce.

 

NADIA ISAKOVA, “MIRAGE”

 

2012

giovedì 12 gennaio 2012

Notte di vento

"La g'ha soe sett donn e ogni dona l'è una strìa"
DAVIDE VAN DE SFROOS, Fendin *

Notte di vento che chiama le streghe,
sul lago le loro voci si fondono,
sotto la luna si uniscono in coro
al cigolio dei remi sugli scalmi,
al bianco sciabordare delle onde.

Dove l'ombra nel buio si riflette
non riesci a scorgere se è una polena
o il viso di una donna che sogghigna.
E te ne vai portandoti nel cuore
la lama fredda della tramontana.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012


 

mercoledì 11 gennaio 2012

Favonio di gennaio

Il favonio ha sposato le montagne
- odalische d'amore ora scintillano
con i mantelli bianchi sotto il cielo
di gennaio aperto come una rosa.

Il vento caldo scende verso il lago
in picchiata con il volo dei corvi,
gonfia le vele e i panni stesi al sole,
gioca con i vestiti delle donne,
dolce preludio della primavera.

 

FOTOGRAFIA © JOHANN JARITZ

 

2012

martedì 10 gennaio 2012

Dopo un giorno normale

Forse è solamente l'angolazione
del sorriso, la grazia irraggiungibile
che brilla in esso come un sottinteso.

Forse è la dolce stanchezza improvvisa
dopo un giorno normale di rincorse
e di affanni che scuotono orecchini.

Ma quello che tu sei in questo momento,
mentre distrattamente inanelli
le ciocche bionde, ha il nome dell'amore.

 

YASUO KUNIYOSHI, “I’M TIRED”

 

2012

lunedì 9 gennaio 2012

Orme

L'eco dei passi sulla strada viene
dalla memoria o dal giorno che s'apre
nel ventaglio leggero della pioggia?

Accade o è accaduto o forse accadrà
se questo è sogno oppure desiderio
impigliato nei rami del mattino?

Tu avanzi imperterrita e impettita
lasciando orme in questo mio universo.


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FOTOGRAFIA © DREAMSTIME.COM


2011

domenica 8 gennaio 2012

Ieri, domani

I giorni con le notti si confondono
lungo le strade argentee dell’inverno
e dove s’apre uno squarcio è già ieri,
è una rete che lascia uscire sguardi.

Quando compari tu, avvicinandoti
– eri lontano punto indefinito,
la nave che scambi per un difetto
del vetro – tutto ridiventa chiaro.

Alla memoria contendi i suoi voli,
doni parole a tutti i sogni muti
e mescoli reale e immaginario
con un gesto sottile delle mani.

Ieri, domani, tutto in te condensi.

 

PIERRE-CÉCILE PUVYS DE CHAVANNE, “L’ESPÉRANCE”

 

2006

sabato 7 gennaio 2012

Quarti di luna

Sono giorni che ho quarti di luna
appiccicati al cielo dei pensieri.
Grigie sentinelle, i carpini guardano
campi di brina dove corre il gelo.
Parole in solitudine si spezzano
come cristalli nell'aria di ghiaccio.
L'immensità della notte è una prigione
che racchiude i declivi e le sorgenti.

 

FOTOGRAFIA © RICHARD OSBOURNE

 

2011

venerdì 6 gennaio 2012

Luce nella valle

La giustapposizione degli azzurri,
le sfumature di grigio e di giallo
sopra la cavea della valle accesa
dalla luce che scende dall'oriente.

Com'è bello stamane lo spettacolo,
e le nebbie che salgono vi aggiungono
argento, il sole tocchi alla Van Gogh.
I pioppi poi li ha dipinti Monet.

 

CLAUDE MONET, “VUE PRISE À ROUELLES”

 

2011

giovedì 5 gennaio 2012

Di attimi colti

Di attimi colti ne ho una collezione
e di perduti – farfalle infilzate
con gli spilli acuti della memoria.

E si annunciano con squilli di tromba
come eserciti pronti alla battaglia.
Ma io che seguo Archiloco e lo scudo
l’ho abbandonato tra le foglie secche
continuo a fare orecchie da mercante
come chi ignori ogni canto di gallo.

 

LESLIE MUELLER, “WOODLAND WONDERS II”

 

2008

mercoledì 4 gennaio 2012

Negare la poesia?

"..e il discorso inesistente".
PAUL ÉLUARD

Negare la poesia? Dimenticare
la sua dolcezza, l'urgenza di dire?
Éluard, non è possibile, tu stesso
lo sai: ti chiama dal profondo come
dal marmo la forma dello scultore.

Negare la poesia? Come si può
negare l'amore? Come si può
negare la vita stessa che è in noi?

 

LUIS PARRA, “LINEAR POETRY”

 

2011

martedì 3 gennaio 2012

Pieghe del mattino

Cerco serenità dentro le pieghe
del mattino - la striscia gialloblù
dell'alba si illumina oltre i tralicci.

Sulla pagina bianca sprazzi di me
provano a ricomporre questi giorni
sfilacciati, a riunire i pezzi sparsi.

Nelle strade il profumo dell'inverno
brucia il sale - la Grigna è una piramide
bianca che sfida l'azzurro del cielo.

 

PAM CARTER, “LUSKENTYRE BLUE”

 

2011

lunedì 2 gennaio 2012

Vivamus atque amemus

“Viviamo e amiamo” anche noi - lasciamo
che il mondo ci soffi addosso, che
scivoli quale una veste di seta
dalla nudità del nostro sentire.

Come nel Carme Quinto di Catullo,
cogliamo i fragili fiori dei giorni
spezzando le sbarre che ci recludono:
ogni bacio vale un colpo di maglio.

 

MARC CHAGALL, “COPPIA DI AMANTI SU SFONDO ROSSO”

 

2011

domenica 1 gennaio 2012

Al 2012

Festeggio la speranza nell'incendio
del mattino, la brina che scintilla,
il sole che barbaglia in mezzo ai rami.

E tu, anno che nasci, pagina bianca,
riempi la cornucopia dei giorni
con frutti d'amore e fiori di gioia.

Sii lieto e sereno, duemiladodici,
come questa tua prima mattinata.


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2012