venerdì 21 ottobre 2011

Quando eravamo angeli

Le cicatrici delle ali prudono
- guardiamo il disco giallo della luna,
i miliardi di stelle cosparsi
nel cielo blu di questa notte fredda
e il ricordo di quando eravamo
angeli brucia come la falena
avvicinatasi troppo alla fiamma.

Vieni, entriamo in casa, ritroviamo
il volo intrecciando i nostri corpi.

 

ABBOTT HENDERSON THAYER, “ANGEL”

 

2011

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piace molto l'idea di ritrovare il volo intrecciando i corpi e raggiungendo un'unione perfetta...
una poesia di grande romanticismo...

Vania ha detto...

...un "mondo" di immagini significative ...nonostante tutto l'insieme ...tutte molto leggere.
ciao Vania

DR ha detto...

c'è un riferimento, vago ma essenziale per dare un senso alla poesia, al mito delle due metà citato nel Simposio di Platone: " Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione". Ecco, l'intreccio dei corpi è questa ricerca.