lunedì 6 settembre 2010

Funambolo

Sul filo del ricordo io funambolo
ben bilanciato cammino tastando
con le mie parti più sensibili l’esile
strada che lega l’ieri ed il domani.
E io che un giorno la credevo solida
via lastricata come consolare
romana, l’Appia oppure la Flaminia,
mi riduco a sorreggermi sul filo
senza gettare mai uno sguardo giù.




Illustrazione © My Good Babushka

1996

5 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...molto "interessante"...questa Poesia.

...se si va "avanti"...è perchè si è percorso già una strada...e si ha imparato a camminare...il "problema"....è che gli ostacoli che si incontrano credendo siano uguali....non si conoscono mai....perchè siamo noi diversi.:(

...alle volte è bene guardare di sotto...per comprendere...e acquistare più "padronanza" di sè....almeno credo...:(...:)
ciao Vania

DR ha detto...

soffro terribilmente di vertigini... a parte gli scherzi, è una considerazione sulle nostre certezze, sulle illusioni e le sperane, che spesso consideriamo essere più (o meno) importanti di quello che in realtà sono

Marie ha detto...

e quante volte muovendoci a piccoli passi abbiamo tremato, credendo di cadere irrimediabilmente di sotto..
bella poesia
Marie

DR ha detto...

Grazie... è del 1996 ed era un periodo difficile. Passato...

Asia ha detto...

asia