giovedì 31 dicembre 2009

Fine d’anno II

    “Lasciatemi così / come una / cosa /
      posata / in un angolo / e dimenticata.”

      GIUSEPPE UNGARETTI, Natale

Una luna gigante fa da specchio
ai raggi del sole e illumina i campi,
li veste di luce lattiginosa,

quasi un dono d’addio a quest’anno vecchio
che presto saluteranno coi lampi
dei fuochi d’artificio e la mielosa

nenia di brindisi e buona fortuna.
Starò in disparte, a guardare la luna.


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1999

mercoledì 30 dicembre 2009

Sul foglio bianco

Quando si cristallizza la parola
il covo nero della notte inizia
a riverberare e il gioco dei riflessi
chiama le ombre, le invita a danzare.

La poesia è una polla che fluisce, acqua
che alimenta la vita e scorre sempre
- inesorabile è il suo cammino.

Dalla penna, dalle mie dita cola
a riempire righe sul foglio bianco.


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Fotografia © Greenwich University


2009

martedì 29 dicembre 2009

Batticuore

Il batticuore nella sera fredda
è il brillare del ghiaccio sopra il tetto,
le acuminate punte delle stelle
mi pungono lasciando sulla pelle
brividi che corrono come lepri.

E tu al mio fianco con la sciarpa bianca
accendi astri nel tuo sguardo dolce
e leggiadro di donna innamorata.

 

Fotografia © Ericka McConnell

 

2009

lunedì 28 dicembre 2009

Il disamore

Non sarà mai il ricordo a sgomentarmi,
non l'assenza e neanche la lontananza
ma la corda lenta del disamore.

Il risvegliarsi dentro un'alba livida,
avvolto da lenzuola stropicciate,
con in testa un differente pensiero
- le tasse, la bolletta della luce,
i risultati di partite a tennis -
invece del tuo viso e del tuo amore.

 

Fotografia © William Sayce

 

2009

domenica 27 dicembre 2009

Stelle di cartone

Risplendono le stelle di cartone
su un cielo blu di latta affumicata
come paillettes di un vecchio varietà.
Oggi si recita: il mio cuore palpita
e la ragione latita seguendo
le strade dei falò nella memoria.

Più mi avvicino a te, più ti allontani;
quando ti sfioro, all'improvviso arriva
il vento e tu sei stella di cartone
che splende in questo mio povero cielo.

 

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© Exporters India


1986

sabato 26 dicembre 2009

Galaverna

I pizzi bianchi della galaverna
ricamati sugli arbusti e sui pini
fanno del giardino un immenso salotto
ottocentesco, quello che a Gozzano
suscitava un impossibile amore.

E le case diventano un presepe
dai tetti infarinati, si distendono
al sole del mattino con la grazia
della ragnatela imprigionata
dalla brina tra i rami del castagno.

 

 

Fotografia © DR

 

2009

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale III

Buon Natale a sorrisi e desideri
Buon Natale all'amore e alla speranza
Buon Natale all'amicizia e al buon cuore
Buon Natale alla gioia di donare.

Buon Natale a chi non ha, perché abbia
e Buon Natale a chi ha, perché dia.
Buon Natale a chi sogna, perché ha.
Buon Natale a chi ama, perché dà.

 

Fotografia © Fellerman Productions

 

2007

giovedì 24 dicembre 2009

Preghiera del barbone

“Difenderà i miseri tra la plebe,
  i figli del povero farà salvi.”

  SALMO 71

Con le mie labbra spaccate dal gelo,
con le mie vene gonfiate dal vino
chiedo perdono, Signore, perdono
se della mia vita ho fatto pattume
se dai giorni che mi hai dato in affido
ho tratto solo vuoti sonni etilici
se per mangiare mi tocca cercare
il superfluo degli altri nei bidoni.

Chiedo perdono, Signore, perdono
per questi miei giornali accartocciati
per queste vesti lacere e lordate
per questa barba incrostata di sporco
per queste mani annerite dal tempo
per i cartoni che mi sono casa
per le coperte che non mi riscaldano.

Ma in questa notte santa io ti imploro:
mandami l’angelo degli straccioni,
mandami il fuoco della bontà,
fa’ che mi senta ancora un essere umano.


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Fotografia © Pax Christi


2002

mercoledì 23 dicembre 2009

In dulci jubilo

Dai monoliti degli altoparlanti
la musica fuoriesce come un fluido -
“In dulci jubilo”, è quasi Natale.

Un tempo avrei ascoltato una canzone
che mi ricordasse te, avrei sognato
cadendo preda della nostalgia.

Dall‘amore dunque si può guarire?
No, la ferita non si cicatrizza,
non ha anticorpi per rimarginarsi.
È che ogni abitudine conforta,
rasenta quasi la felicità.

I fiati suonano caldi e trionfanti
- “In dulci jubilo”, è quasi Natale…

 

Rosso Fiorentino, “Angelo musico”

 

2006

martedì 22 dicembre 2009

Notte fredda

Il mio silenzio è quello della notte,
freddo e duro come il ghiaccio e le stelle.
E se qualcosa poi vola nell'aria
non è la slitta di Babbo Natale,
non è la parola che dona vita.

Ma tu sei il fiore e mi vieni vicina
in questa notte fredda - sei la rosa
che mi sa dare tutto il suo calore.

 

 

Mitch Billis, “First snow”

 

2008

lunedì 21 dicembre 2009

Espero al solstizio d’inverno

Come brilla Espero stasera
bassa sul cuore ghiaccio dell'inverno
appesa al nero di quei rami ossuti,
più vivida di luci di Natale.

 

Cartolina natalizia di Sophia Elliott, 1995

 

2008

domenica 20 dicembre 2009

Sorpresa di neve

La neve è la sorpresa del risveglio:
mi inebrio dell'aroma di caffè
e di tutto quel bianco rovesciato
sulle cose a riempirne spazi vuoti.

La neve ha la purezza dell'amore
che nasce, la sua foga, il suo candore.
Mi fa pensare alla nudità
dell'anima: è per questo che mi piace.

 

Cluade Monet, “La pie”

 

2009

sabato 19 dicembre 2009

Albero di Natale

L'ombra tinge di grigio la tristezza
della sera e avvolge rami nudi,
prati secchi, gli scavi di un cantiere,
un cane che nel buio abbaia invano.

Ma risplende un albero di Natale
nella gelida notte di un giardino.
Con le sue luci mi chiama alla speranza
e allontana la malinconia.

 

Immagine © Wallpaper Pack

 

2009

venerdì 18 dicembre 2009

Il presepio della Val Gardena

Ho messo sulla scrivania il presepio
di legno della Val Gardena - ogni
volta che viene Natale sta lì
a ricordare perché si fa festa.

Quella Madonna seduta, quell'uomo
che ha accettato il Destino, sotto un tetto
di fortuna tra muri diroccati
osservano il Dio fatto Bambino.

Il Natale pagano sta in disparte:
Santa Claus fa surf tra i portapenne.

 

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2008

giovedì 17 dicembre 2009

Pianeti

L'onda di giugno mi portò il tuo sguardo
e cartoline e voci nel telefono,
le mani che si allacciano, le bocche
che si sfiorano...
             La nebbia d'inverno
ritrova il lembo del tuo cappotto nero
e parole nel cuore della stanza,
siamo pianeti che orbitano intorno.

 

David Hardy, “Exoplanet”

 

2009

mercoledì 16 dicembre 2009

Hokusai

La luce gialla del primo mattino
dipinge un Hokusai alla finestra:
i pioppi nudi elevano le mani
a un cielo azzurro dove galleggiano
nuvole di nerofumo e gli uccelli
tagliano l'orizzonte verso sud.

Magia di pochi minuti: poi torna
la solita visione, pioppi, case,
i corvi in volo. Il sole si è già alzato.

 

Katsushika Hokusai, “Le cascate Aoigaoka”

 

2009

martedì 15 dicembre 2009

Un altro amore

Così mi dici che l'amore spesso
è frutto di un altro amore, il ricordo
cieco che dentro l'anima si insinua
e innesta nuovi rami su radici
che credevamo a torto inaridite.

Insomma tu sei lei, io sono lui
e i nostri gusci ridanno la forma
a quei volti perduti, ad altri due.

Io non ci credo: l'amore è amore,
ogni volta nuovo come il mattino.

 

Nodar Giunaschvili, “Lovers triangle”

 

2009

lunedì 14 dicembre 2009

Luminarie

E come splendono le luminarie
riflesse sul cellofan del parcheggio:
si frangono in un caleidoscopio
che moltiplica i riflessi e li scioglie
nell'acqua gelida delle pozzanghere.

Così anche le memorie si disperdono,
mutano forma prima di svanire
e l'acqua che le sommerge non è
pioggia ma questa collana di giorni.

 

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Fotografia © Alan Bauer


2008

domenica 13 dicembre 2009

Cuore di Lego

Hai il cuore fatto con i mattoncini
Lego, lo monti e lo smonti a piacere
e non è facile tenerlo stretto.
Il mio invece ha un bersaglio inciso sopra,
è un gioco da ragazzi per Cupido.
Così mondi di sguardi si confondono,
sono segnali giunti dallo spazio
e interpretarli è mestiere arduo.
Vai con la bicicletta nera e penso
che l'amore che provi per me è lieve
come il fruscio dei raggi nella sera.





2009

sabato 12 dicembre 2009

Amore è perla

Amore è perla dentro la conchiglia,
il cuore d'ostrica che serbi in te,
il guscio duro della mia corazza.

Era misero granello di sabbia,
notte di stelle e frinire di grilli,
era lo sboccio di una rosa rossa
che faceva fremere nel sangue.

Adesso splende in uno scrigno d'oro:
amore mio, gettiamo via le chiavi...

 

Fotografia da Pinterest

 

2009

venerdì 11 dicembre 2009

La conchiglia posata sul velluto

Se l'immaginazione apre le porte
dorate del sogno e della memoria
e vi irrompe furiosa come armata
ecco che appari dalla notte nera
e sei la luce che illumina la vita.

La conchiglia posata sul velluto
è un monito, un invito a ricordare,
a spalancare le ali leggere
della fantasia per volare cieli
che non conoscono tempo né spazio.


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© The Art Compassion

2009

giovedì 10 dicembre 2009

Un’alchimista

Il tuo cuore è una gabbia di illusioni
e come un'alchimista tu trasformi
in sabbia tutto l'oro del mio amore.

Il tuo ricordo invece, se sbiadisce
pure conserva la sua lucentezza:
io vi navigo come in un oceano
verde ribollente di nostalgia.

 

© AtlasTour.net

 

2009

mercoledì 9 dicembre 2009

Mia Musa

Nel segreto del mio cuore riluce
sfaccettato splendore di diamante:
sei tu, mia Musa, sei tu, mia Poesia.

E di quel covo umido di ragno,
di quella tana scavata nel buio
fai un cielo aperto, un prato sterminato.

Ai tuoi riflessi vivo la mia vita.

 

Nancy Ortenstone, “Melody for the Muse”

 

2008

martedì 8 dicembre 2009

Muro di nebbia

Sbuca nel muro di nebbia un alone
giallo - i finti soli dei lampioni.

Ma, improvvisamente, il timer li spegne
e sembra di essere tornati indietro
nel tempo, con il grigio da tagliare
con il coltello e questi campi soliti
trasformati in boschi misteriosi.

Potrebbero spuntarne gnomi, elfi,
l'esercito di Varo o cavalieri.
Mi viene incontro soltanto il postino...

 

© Citret

 

2009

lunedì 7 dicembre 2009

Alla fiera degli Oh Bej Oh Bej

La fiera è un nido di vento e di freddo,
l'odore di olio dolciastro divampa
lungo le bancarelle come un fuoco.

È meglio il fumo aromatico che
proviene dai neri caldarrostai.
E gridano «Torroni!», «Giovanotto!»

E gridano «Signora, le castagne!»,
«Veri marroni Cuneo garantiti!»
mentre le luci scintillano allegre.

Gli antiquari con i loro ricordi
prendono il freddo lungo vecchi muri,
mischiati agli africani e ai tam-tam.


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Fotografia © Ambrosiana Pictures (Licenza Creative 2.0)



2002

domenica 6 dicembre 2009

Attraversando il parco in autunno

Attraverso l'autunno e il parco in fiamme,
calpesto foglie secche e riflessi
dove turisti giapponesi leggono
stupiti il cielo e il Castello Sforzesco.

Di qui passarono l'arte e la storia
- Leonardo, Ludovico, Napoleone -
ormai non ci faccio più caso, transito
senza meravigliarmi nel cortile.

Fuori, la fontana sorregge gli archi
degli antichi palazzi di Via Dante.


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2009

sabato 5 dicembre 2009

Quel vetro

Sorridi dietro il vetro del ricordo
- un sogno solito che mi sgomenta
e mi regala mattini avviliti.
Sorridi dietro un vetro così spesso
che nessun martello può frantumare,
io con i pugni nudi lo percuoto.

È il tempo - mi dico quando mi sveglio:
quel vetro spesso non è altro che il tempo
e ogni giorno si fa sempre più spesso.
Ma nutro la speranza di scalfirlo
e questa ostinazione è l'amore.

 

 

© AroundIreland

 

2009

venerdì 4 dicembre 2009

Geometrie d’amore

Le geometrie d’amore che si incastrano
nei nostri sguardi, nei campi magnetici
dei nostri corpi, vivono di carne
e sangue, come vampiri ci spolpano.

Dal tuo angolo di cielo, dalle mie
curve di terra, si sciolgono in acqua,
svaporano lasciando sali densi
che furono trame di voluttà.

E quel reticolo chiamiamo amore:
il sovrapporsi di linee spezzate,
il breve fondersi per un istante.


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Gustav Klimt, “Il bacio”


2006

giovedì 3 dicembre 2009

Notte di dicembre

D'argento è questa notte di dicembre
bagnata da una luna di metallo
tagliente come lama scintillante.

Domani troveremo bianchi i campi
nella luce incerta del risveglio,
sembrerà nevicato sulle tegole.

Ma adesso qui nella fredda serata
come Galileo ammiriamo la luna.

 

Marcia Burtt, “December moon”

 

2009

mercoledì 2 dicembre 2009

Simbiosi

Il sogno che resta dentro il mio cuore
come un mollusco dentro la conchiglia
vive in simbiosi con stanchi ricordi.

Sono lenzuola lise del mattino,
polsini sfilacciati di camicie
che da tanto, da troppo tempo porto.

E il sogno nuovamente li fa splendere,
rilucere come pezzi di mica
sulla superficie dura del sasso.

Sono pareti accese dal tramonto,
riflessi d’oro su creste di onde
che infiammano il nido della memoria.

E dall’incendio nasce la speranza.

 

 

Joan Miró, “Uomo e donna”

 

2006

martedì 1 dicembre 2009

Camminare nella pioggia

Mi piace camminare nella pioggia,
sentire le gocce tamburellare
sopra il tessuto teso dell'ombrello,
l'acqua che si disperde in tanti rivoli
come fresco torrente a primavera.

Mi piace camminare nella pioggia,
guardare i cento soli dei lampioni
specchiarsi infiniti nelle pozzanghere,
l'asfalto farsi lucido e brillare
come un piccolo mare nel tramonto.

Mi piace camminare nella pioggia,
sentirmi un atomo della natura.


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2009