sabato 31 ottobre 2009

L’acqua tremola

Il mattino risplende di riflessi,
l'acqua tremola come una stella
nella luce che varca la collina.

L'anima è gonfia di ricordi, sogna
dimenticando l'inutilità
e confidando ancora nella vita.

Le oche selvatiche migrano a sud
inerpicando i lunghi colli neri
nell'aria che sa di terra e di fiume.

 

Claude Monet, “Vetheuil”

 

2009

venerdì 30 ottobre 2009

Il fuoco dell’alba

Il fuoco dell'alba irrompe dalla cima
della salita, chiarore di fiamme
emerso dalla fucina del cielo,
guizzare di larghe lingue arancioni.

Lo spegne l'umidità del mattino,
giunta dai campi a impregnare le ossa:
getta il suo secchio sul fuoco splendente,
del cielo resta uno straccio slavato.

 

© M. Ellen Cocose

 

2009

giovedì 29 ottobre 2009

Affrontare il giorno

Devo affrontare il giorno, alle sue corna
di caprone aggrapparmi per domarlo.

Tra le coltri del letto mi crogiolo
per strappare ancora alla sentenza
pochi minuti di tranquillità.

 

© Milton H. Grrene

 

2009

mercoledì 28 ottobre 2009

L’emozione

È l’emozione il faro che mi guida
navigando nel buio della notte.
Se come Odisseo scruto il vasto mare
all'erta presso l'albero maestro
è la luce della poesia che seguo,
il fuoco sacro che infiamma le onde
e affascinante illumina la mia vita.

 

  © Mark Lewis

 

2009

martedì 27 ottobre 2009

Un talismano

La luce del mattino che risveglia
il vetro di una vecchia porta verde
è l'emozione che porto nel giorno,
un talismano contro tutti i mali
e le contrarietà, un chiaro amuleto
cui affidare i passi e le risate.

Al tramonto lo donerò alla terra
o lo baratterò con il riflesso
acceso su una finestra in collina.


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Olive Stack, “Green door Kilmore Quay”


2009

lunedì 26 ottobre 2009

Impressioni di ottobre

L'acqua scintilla alla luce di ottobre,
nel cielo vola un aquilone giallo
a cogliere i colori dell'autunno.

Il fumo buono della legna sale
abbrustolendo castagne, nel vino
rosso si specchia il sole del tramonto.

Il rubino si mischia all'arancione,
la sera scende con gusto di terra.


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© Romance in Georgia


2009

domenica 25 ottobre 2009

Mattina d’autunno

Qui sulla tolda, al ponte di comando,
tra i portapenne, i libri e il fermacarte
la mattina d'autunno si protende
a curiosare, a rileggere i versi
vergati a inchiostro sulla carta bianca.

Il cielo è opaco, di perla e di pioggia,
sovrasta foglie che lentamente ingialliscono.
Come un ricordo, si specchia a rovescio
nel vetro lavorato del bicchiere.

 

Susan Ryder, “Still life with Wellington”

 

2008

sabato 24 ottobre 2009

Vivere (II)

Dove il giorno si fa scintilla ed oro
ho posto di nuovo le mie speranze
- è certamente meglio che cercare
la pentola sotto l'arcobaleno.

Come un guerriero spartano mi lancio
all'attacco ogni giorno che Dio manda
in terra, armato delle mie certezze,
del mio coraggio che si chiama vivere.

Quando il cielo si fa di rame e sangue
depongo le mie armi e mi rintano
con la prudenza innata della chiocciola.

 

Nick Palmer, “Diamond life”

 

2008

venerdì 23 ottobre 2009

Lettera nella pioggia

Risuonano i tamburi della pioggia
e l'autunno si fa d'oro e brunito.
Una volta mi lasciavo sommergere
dalla malinconia, da nostalgie
che mi gonfiavano il cuore di te.

Gioventù, nient'altro che gioventù.
O forse è solo il tempo che è trascorso
- non puoi distinguere, è la stessa cosa.
Così ora, alla finestra, guardo piovere:
non ci crederai, mi sento felice...


2009


giovedì 22 ottobre 2009

Collina

Dove digrada verde la collina
ritorna la tua immagine, declivio
e grembo, e l’onda del cielo la scioglie
nella luce che rapida declina.

.

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2009

mercoledì 21 ottobre 2009

Tramonto in cartolina

“Sono cresciuto alla tua ombra.” 
LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR

Il tramonto rubava luce ai corpi,
tagliava le nostre nere silhouettes
nel rettangolo di una cartolina.

Le nostre parole restano lì,
sembrano vergate da un drammaturgo.
Le credevamo scritte sulla sabbia
e che un’onda le avrebbe cancellate:
invece sono incise sopra il marmo.


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© Globalcuts


2003

martedì 20 ottobre 2009

Ascolto le tue parole

Ascolto le tue parole - leggere
farfalle volano nell'aria grigia
della stanza, petali di ciliegio
si riversano fuori dal telefono,
galleggiano nella  luce di ottobre.

L'incarnazione della primavera
tu sei, l'amore che si fa visibile,
e la tua luce è una rivelazione
che ai miei occhi schiude orizzonti.

.

© Millennium Murals

 

2009

lunedì 19 ottobre 2009

Finestre al sole

Finestre al sole, vestite d’autunno,
riflessi del vento che porta foglie.
L’amore è un ricordo che si affaccia
oltre i vetri come un giorno d’estate
e torna insistente senza sapere
che è giunta la stagione del rimpianto.

 

Diane Romanello, “Autumn Threshold”

 

1987

domenica 18 ottobre 2009

Il giorno è stato lungo

Il giorno è stato lungo e bello, terso
come il cielo appeso alla vallata.

A mezzo il colle si levava un filo
di fumo – è tempo per i contadini
di bruciare le stoppie e foglie secche.

Non ho pensato a te neanche un momento,
anzi soltanto quando una ragazza
ha svoltato con la tua andatura.

Segno che anche dall’amore si guarisce.


Hazel Barker, “Farm near Guillaumes”

2008

sabato 17 ottobre 2009

L’onisco

L’onisco sale il muro con lentezza.
Vorrei anch’io prendere così la vita,
gustare il sole timido di ottobre,
la brezza che percorre i fili d’erba.

Come le nude bagnanti dei Naif
ingenue in fiumi colmi di ninfee,
come quei pescatori sulle rive
che vedono lo scorrere del tempo.

Ma la mia è vita di corsa, fugace
colgo a morsi quei giorni che mi passano
accanto con guizzo di camaleonte.

 

© MirrorPix

 

2002

venerdì 16 ottobre 2009

Sogno dimenticato

"Il ricordo del sogno non è mai il sogno stesso. 
È come una polvere che si scioglie.”
 
ITALO SVEVO

C’eri tu nel sogno dimenticato;
questo solo ho saputo ricostruire:
la tua presenza era così marcata
da farmi male, da lasciarmi un senso
di soffocamento, come una mano
che prema forte sulla giugulare.

Non ho riconosciuto il luogo: piante,
una siepe, tavoli da giardino
ed una tenda a righe bianche e blu
da quadro di Lazzaro o macchiaiolo.
Non ho saputo risalire a fatti
o circostanze, a quei dettagli strani
che i sogni sanno spesso ingigantire.
Ma ho riconosciuto la tua bellezza,
l’incarnato di donna innamorata,
la nudità leggera dell’estate
nel mio sogno svanito troppo in fretta.

Ed il ricordo della tua presenza
come una rosa bella e profumata
con il suo effluvio ancora mi stordisce.

.

Raymond Leech, “Only a dream away”

 

2003

giovedì 15 ottobre 2009

Riconoscerti

Delle tre grazie apparse nel mattino
quale sarai tu e come riconoscerti?
Dal segno del bikini, dall'impronta
sul cuscino, dall'ultimo barbaglio
di sincerità, dall'acconciatura?

Riconoscerti sapendo il tuo seno
l'osso puntuto del gomito, l'orma
sull'impiantito, cicatrici d'ali,
oltre le maschere di te che mentono
come i bugiardi di quella tribù
in un famoso gioco matematico.

Che sbadato: dai lacci delle scarpe
soltanto ti si riconosce. Le altre
sono ombre nude che orbitano attorno,
con la tua stessa faccia stropicciata.

 

Marsha Hammel, “The Three Graces”

 

2003

mercoledì 14 ottobre 2009

Avvilimento

L'avvilimento è questo amaro in bocca,
questo stare posato sulla sedia
come uno straccio a inseguire pensieri
- così distrattamente si rigira
il cucchiaino nella tazza vuota.

Bruciano agli angoli degli occhi
lacrime che non scenderanno mai,
un pianto fossile che fa più male,
che si incrosta in un vuoto senza sfogo.

Lo so che ci saranno altri giorni,
che altre speranze si illumineranno
dipingendo di rosa l'avvenire.
Ma nulla ora riesce a cancellare
la grigia sensazione che io provo.

Sai che non mi vedrai cedere mai
al melodramma - non è nel mio stile.
Se ho fatto il pazzo fu una volta sola,
ero giovane e travolto d'amore.

Così impacchetta queste mie emozioni
e porta via con te il mio malumore.
Ci penserà il vento a spazzare il cielo
dalle nuvole che girano intorno.


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2009

martedì 13 ottobre 2009

Cala la nebbia

“La sensazione di passato
  e presente fusi in uno”.
  JOHANN WOLFGANG GOETHE

Come acqua dalle polle, le parole
vengono da sé e talora comportano
un auto da fé, talaltra si lasciano
portare dal vento e scoppiano come
bolle di sapone oppure galleggiano
poetiche come delle foglie gialle
nel mare chiaro dell’aria e finiscono
a colorare il fondale del bosco.
Cala la nebbia bianca sulla sera
ed i miei pensieri con la magia
del crepuscolo si fondono, solo
un attimo in cui comprendo e assaporo
la bellezza e lo stupore ma poi
le connessioni tra nervi e memoria
portano tutto alla realtà e ritorno
alle parole: soppeso e divido,
catalogo ed incenso e poi mi struggo
nell’impossibilità di descrivere
l’attimo colmo di meraviglia.

 

© Jamie Cook

 

1992

lunedì 12 ottobre 2009

Musica d’oltremare

Dove? Forse lontano, d’oltremare,
su onde radio nel vento le parole
galleggiano portandosi l’infinito.
La musica, la voce mi raccontano
quelle anime assetate della vita
in cerca di qualcosa di indistinto
che la ragione fatica a trovare.

Qui nel silenzio mi godo la pace
e la notte di luna e questa musica
con la facilità del cammelliere
che rimira le stelle nel rifugio
sicuro e comodo della sua oasi
e mi ritrovo abitante del mondo.


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© Jukon


1998

domenica 11 ottobre 2009

Stato di abbandono

Quella che un giorno fu casa tua… Sono
capitato per caso in quella piazza:
c’era il mercato. Tra le bancarelle
mille colori e sapori e il ricordo
che strusciava lento sulle persiane
scrostate, sui balconi senza fiori.
E l’abbandono di quella tua casa,
di quell’amore mi faceva male.
Passava un tram oltre il mercato: sono
salito in fretta e sono fuggito.

 

© Easy Art

 

1998

sabato 10 ottobre 2009

Silenzio autunnale

In questa solitaria sera ascolto
il silenzio portato dall'autunno,
posato come un velo sulle cose.

È il cielo vuoto sopra le colline,
il nido abbandonato dalle rondini,
la strada illuminata dalla luna.

E tu torni, segreta e trasparente,
nelle profondità della mia anima.

.

John Atkinson Grimshaw, “Near Bolton Abbey”, 1876

 

2009

venerdì 9 ottobre 2009

Attesa

Guardavo il tempo che fuggiva via:
era il sole che si alzava nel cielo,
l'onda che si frangeva sugli scogli,
il passante svanito all'orizzonte.

Tu non arrivavi, non saresti arrivata
che nel gioco del sogno a spalancare
cortine, nel sollievo del ricordo
a replicare gesti di passione.

Quando mi alzai scuotendo via
la sabbia dai miei pantaloni azzurri
mi parve di spazzare via il tuo amore.


Albert Marquet, “spiaggia di Fecamp”

2009

giovedì 8 ottobre 2009

Una rosa

La luce incerta del giorno mi turba,
bagna il velo delle preoccupazioni
come una rugiada radioattiva.

Dal cielo grigio scende a rivestire
le cose di un colore innaturale,
a disegnare forme con le ombre,
a ritagliarle, a staccarle dal fondo.

Ma basta a conciliarmi con il reale
il modo in cui dipinge nel giardino
il candido gioiello di una rosa.

 

 

 

2009

Fotografia di Ahmed Sirry

mercoledì 7 ottobre 2009

Quella luce

Com'era pura la luce allora,
in quei mattini d'ozio e desiderio,
come scendeva sopra le pinete
a illuminare la gioia d'estate.

E sembrava più dolce quella luce
leggera e femminile come il passo
delle più belle donne sul pavé,
come un paesaggio fiabesco e incantato.

Era davvero pura, dolce e magica?
O lo è solo nell'orto del ricordo?

 

© Jupiter

 

2009

martedì 6 ottobre 2009

Alba di primo autunno

L'alba ventosa ha la voce di auto
e di treni che corrono lontano.
La prima luce dipinge di rosa
il cielo sulle case di Levante,
la stessa sfumatura che le foglie
del grande acero vanno prendendo
in questi teneri giorni d'autunno.

Mi stringo nella giacca e vado via
portandomi negli occhi quel colore
come il ricordo di un antico amore.

 

Albert Bierstadt, “Golden light of California”

 

2009

lunedì 5 ottobre 2009

Alias

“Nel mio corpo vivo
ho le rovine dell’amore.”

PAUL ÉLUARD

Rigiro le parole nella bocca:
non sono quelle che dicesti tu,
forse conservano il significato
ma risuonano vuote intercapedini.

Così anche il tuo sorriso, tanto facile
da ricreare sul mio viso deluso:
lo specchio me lo rivolge di scherno,
sadicamente ti dice perduta.

 

Sylviane Pelletier, “Les Rêves”

 

2004

domenica 4 ottobre 2009

Nel perduto mare

Non ho notizie di te ma ricordi
che accendono le notti di passione
e mi feriscono di nostalgia
come le acute spine di una rosa.

Le sere mi stremano, illanguidisco
nell'ardore infinito dei tramonti
quando il pensiero, impietoso nocchiero,
mi guida ancora nel perduto mare.

 

© Mel Allen

 

2009

sabato 3 ottobre 2009

L’ombre de soi-même

Dimmi che non è cenere il ricordo
ma una fiamma che brucia sempiterna.
Dimmi che non mi sono ingannato
tutti questi anni davanti ai tramonti.

Non mi lasciare in questo incerto limbo
che non è inferno e neanche paradiso,
non mi lasciare in bilico nel vuoto
spaventoso di questa tua assenza.

 

© EasyArt

 

2009

venerdì 2 ottobre 2009

Ottobre

Rintana la sua coda la lucertola,
ottobre stende passatoie gialle
sui lunghi viali che attendono nebbie
e fumi allegri di  caldarrostai.

La ragazza che scende verso i treni
ha indossato già la maglia di lana,
porta al guinzaglio il suo Labrador nero
e una ventata di malinconia.

 

© Enyojlife

 

2009

giovedì 1 ottobre 2009

Film degli Anni ‘80

Gli amici passeggiavano nel parco,
l'America svettava in un autunno
di grattacieli e strade di campagna.

Ho rivisto i miei sogni e le illusioni
affiorare su quei sorrisi timidi,
la bellezza sbiadita di quegli anni
tornare vivida, volare ancora
come un gabbiano nelle vie del tempo.

 

© MovieActors

 

2009