domenica 26 luglio 2009

Disamore

“Eri soltanto una canzone e un sogno.”
SERGEJ ESENIN

Mi specchiavo nei tuoi occhi e vedevo
chi non ero: per essere con te
dovevo recitare, appartenerti.

Ti mostravo i miei paesi, ti guidavo
ai filari di viti lungo i colli,
ai fiumi che alimentano dighe.

Ed allo stesso modo avrei voluto
che tu potessi conoscere il mio
vero essere, come un’antica torre.

Nulla si è compiuto, nulla rimane
se non il disamore che ho covato
per anni nella cenere del cuore.

 

Roy Lichtenstein, “Forget it! Forget me!”, 1962

 

2003

2 commenti:

Vale ha detto...

Molto bella.Adoro la parola disamore.

DR ha detto...

Disamore come risveglio, oppure come illusione che va in frantumi, il castello di sabbia che crolla, la bolla di sapone che scoppia. E ti ritrovi nelle mani la realtà, se guardi indietro vedi i ponti bruciati.