venerdì 22 febbraio 2008

Lascia che ti dica

Lascia che ti racconti della luce,
di come cada radente dai monti
e affilata più di una lama tagli
le creste riversandosi in città.

Io c’ero - quell’estate, quell’inverno
io c’ero e l’autunno e la primavera
e portavo al guinzaglio la mia angoscia
e contavo i tramonti sulle dita.

Lascia che ti dica di quel fiume,
di come il sole in esso si frantumi
e riverberi gli occhi di chi guarda
assorto dalla spalletta del ponte.

Io c’ero - e vidi i papaveri rossi
passare ed i ciliegi farsi bianchi
e aspettavo che l’alba si levasse
e raccontavo allo specchio di te.


Fotografia © Daniele Riva

2006

1 commento:

Asia ha detto...

L'ho riletta più volte e - ogni volta - un plauso all'autore. Ciao